giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'Modena: il Consiglio comunale dice si al Centro guida sicura di Marzaglia





Modena: il Consiglio comunale dice si al Centro guida sicura di Marzaglia

Il Centro di guida sicura di Marzaglia si farà. Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera che dà l’ok definitivo alla realizzazione dell’impianto, nonostante il voto contrario di Rifondazione Comunista, Verdi e della consigliera di Sinistra Democratica Isabella Massamba. Ha votato a favore con il resto della maggioranza il gruppo Indipendente, astenuti tutti i consiglieri di minoranza presenti e due consiglieri del Pd. Eugenia Rossi e Giuseppe Campana.

Il 14 dicembre 2006 il piano particolareggiato di iniziativa pubblica era stato approvato dal Consiglio ed erano seguite una serie di osservazioni. Con l’approvazione di questa delibera il Consiglio dice sì alle controdeduzioni alle osservazioni presentate, al Pua (Piano urbanistico attuativo) e attribuisce al privato titolare del diritto di superficie nella zona in oggetto la facoltà di attuare il piano, secondo le direttive del Pua e della convenzione urbanistica che verrà in seguito definita.

“Questo impianto non è un autodromo, ma un concentrato tecnologico di diverse piste che serviranno proprio a soddisfare una molteplicità di bisogni: i corsi di guida sicura, i test delle case automobilistiche e dell’Università, la passione sportiva dei privati cittadini e anche manifestazioni e raduni di auto e moto d’epoca e convegni che mantengano viva l’immagine di Modena come capitale della motoristica ad alta tecnologia”.

Così l’assessore all’Urbanistica di Modena Daniele Sitta ha commentato il progetto. Un progetto che, ha spiegato l’assessore, rispetto a quello iniziale del 1990 è stato ridotto quasi della metà nella sua dimensione, visto il modificarsi delle esigenze nel corso degli anni.

“E’ rimasta intatta l’esigenza di dotare il nostro territorio di un impianto ad alto contenuto tecnologico – ha proseguito Sitta – in grado di dare risposta ai bisogni del mondo della motoristica del nostro territorio, costituito dalle aziende che operano in questo campo, dagli studi di progettazione, dai laboratori di ricerca, dalla nostra Università che sta facendo della cattedra di Ingegneria del Veicolo uno dei suoi punti di eccellenza in grado di attrarre cervelli anche oltre i confini della nostra nazione”.

A ciò, secondo Sitta, si aggiunge una esigenza nuova e pressante, oggetto di precise direttive della Comunità Europea, quella di un Centro per la guida sicura: “Ci troviamo di fronte all’esigenza di garantire un percorso formativo serio e rigoroso per chi svolge funzioni di guida delicate – ha continuato – autisti di mezzi pubblici e di mezzi pesanti, ma anche per chi, in particolare i neopatentati, si accinge a cimentarsi con auto di serie che richiedono sempre maggiori attenzioni e perizia”.

La dimensione complessiva dell’impianto sarà di 277.000 metri quadrati, con un anello esterno della lunghezza 1.600 metri e con 4 piste interne per prove e test in diverse condizioni di assetto e superfici. L’area identificata per la realizzazione dell’impianto è destinata ad attrezzature generali, “tant’è che non corrisponde assolutamente al vero l’affermazione che ci troviamo di fronte ad una oasi naturalistica – ha affermato l’assessore – nel Piano Regolatore non c’è, e mai c’è stata in passato, una previsione di destinazione a oasi ambientale”.

L’impianto sarà dotato di vie di fuga regolamentari al fine di garantire la massima sicurezza, e canaline di raccolta, trattamento e riciclo acqua su tutti i percorsi, al fine di impedire qualsiasi possibilità di infiltrazione nel sottosuolo.

Sono previsti 500 parcheggi pertinenziali e pubblici e una seconda via di ingresso anche dalla Provinciale, in aggiunta alla Pomposiana che, secondo l’assessore sarà utilizzata solo “nelle poche giornate dedicate a raduni e manifestazioni, perché durante l’attività ordinaria l’impianto vedrà la presenza di un numero limitato di persone e mezzi che non porrà alcun problema di traffico”.
L’area edificata sarà di 15.170 metri quadrati, pari a meno del 5% della superficie dell’impianto, ridotta del 60% rispetto a ciò che prevedeva la convenzione originaria. Sarà destinata ad attività complementari: uffici, aule formative del Centro Guida Sicura, box, edificio di primo soccorso, albergo, ristorante, aree espositive di carattere museale e aree commerciali. Queste ultime avranno una dimensione massima di 3.343 metri quadrati ( il 22% della parte edificata) e saranno destinate esclusivamente a prodotti a tema.

“Il lungo tempo trascorso dalla adozione del Piano particolareggiato – ha spiegato l’assessore – è stato dedicato all’iter della Valutazione di Impatto Ambientale prescritta dalla Provincia dopo lo Screening ambientale del Giugno 2006. Abbiamo deciso di non portare in Consiglio il piano per l’approvazione finale, fino a conclusione della Via, per mettere in condizione i consiglieri di assumere la decisione finale avendo a disposizione tutti gli elementi di giudizio, anche di carattere ambientale”.

Il procedimento di Via ha coinvolto tutti gli organi preposti: oltre alla Provincia e al Comune, Arpa, Ausl, Soprintendenza ai beni archeologici, Consorzio di Burana, Hera e Agenzia Ato. Sono state valutate tutte le osservazioni pervenute ed è stata recepita la richiesta di Istruttoria pubblica pervenuta dalla Consulta Ambientale del Comune di Modena che si è tenuta il 21 Giugno 2007. La riunione conclusiva della Conferenza dei Servizi si è svolta il 20 Dicembre 2007 con esito positivo, “a condizione che vengano rispettate le condizioni contenute nel Rapporto sull’impatto ambientale espresso dalla Conferenza stessa” ha specificato Sitta. A gennaio 2008 la Giunta Provinciale ha deliberato l’approvazione della Via: “Il Comune di Modena ha preso atto delle decisioni della Provincia – ha proseguito Sitta – e inserirà le condizioni contenute nel Rapporto, che sono parte integrante della nostra delibera, come prescrizioni negli atti attuativi”.

Si tratta di prescrizioni che impongono obblighi precisi sia in fase realizzativa, (sulle modalità costruttive delle piste e delle fondazioni degli edifici, sui trattamenti delle acque superficiali, sul trattamento degli scarichi, sulle barriere antirumore, ed altro), sia successivamente per il monitoraggio continuo delle falde, dei livelli di rumore e della qualità dell’aria in occasione di ogni evento, al fine di porre in atto tempestivi correttivi in caso di superamenti dei limiti previsti dalle norme.

“Prescrizioni severissime, mai adottate neanche per attività che sono certamente più impattanti di questa – sottolinea l’assessore – inserite proprio per eliminare qualsiasi ragionevole dubbio su possibili danni ambientali causati dall’impianto, che ora, dopo la Via, non possono più sussistere”.
Durante la fase di adozione si sono svolti i consueti passaggi istituzionali e sono stati richiesti i pareri, tutti positivi, della Commissione per la qualità architettonica e il Paesaggio, del Consiglio della Circoscrizione 4, della Provincia di Modena per la parte concernente la normativa antisismica, della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, e di Ausl e Arpa per gli aspetti igienico-sanitari e ambientali.

“Siamo nelle condizioni di procedere all’approvazione – ha concluso l’assessore durante la presentazione della delibera – avendo esperito tutti gli atti e tutti gli approfondimenti necessari a garantire il massimo di salvaguardia rispetto all’impianto che verrà realizzato”.

















Ultime notizie