Azioni mirate per lo sviluppo del benessere degli animali sia d’affezione che da reddito per arrivare a quelli selvatici sono previste nel documento approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena con il voto favorevole di Pd, Prc e Verdi e quello contrario dei gruppi di minoranza. Al voto non ha partecipato Giorgio Barbieri (Lega nord) per il quale «le amministrazioni di sinistra da una parte affermano che il benessere animale è segno di civiltà dall’altra tollerano le macellazioni islamiche».
Prodotto dagli assessorati provinciali all’Ambiente, all’Agricoltura e alla Sanità, il documento, che prevede anche l’avvio di un piano operativo sulle emergenze sanitarie legate agli animali, è stato illustrato in Consiglio da Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alla Sanità, che ha sottolineato come il piano «sia basato sulle competenze della Provincia e sia il punto di partenza per il lavoro coordinato dei tre assessorati che si occupano di animali con l’obiettivo di migliorarne le condizioni di vita anche nell’interesse della nostra salute».
Per Dante Mazzi (Forza Italia-Pdl) è «inaccettabile il metodo con il quale si è arrivati all’approvazione, con un consiglio aperto nel quale i consiglieri sono solo figuranti senza possibilità di parola». Aldo Imperiale (Prc) ha vincolato il voto positivo allo stralcio dal documento, confermato dall’assessore Guaitoli, della possibilità di usare richiami vivi per la caccia definita un «controsenso in un documento sul benessere animale». All’obiezione si è associato anche Cesare Falzoni (An-Pdl) che ha anche definito «inutile la scheda sui piani infettivi perché per questi casi ci sono prescrizioni ministeriali uguali per tutti». Per Giovanna Bertolini (Forza Italia-Pdl) il documento è «una bella vetrina dove in cui però non si parla di cifre serie se non dove ci sono fondi regionali già stanziati». Walter Telleri (Verdi) si è detto «perplesso per una proposta che manca di un disegno strategico che dica cosa vogliamo fare», mentre Tomaso Tagliani (Popolari-Pdl) si è domandato «come può la Provincia tutelare gli animali selvatici, che non sono una priorità, quando non riesce a trovare il modo di risarcire i cittadini per i danni che questi animali provocano». Per Enrichetta Annovi (Forza Italia-Pdl) «si fa fatica a pensare che i soldi dei modenesi siano spesi così quando non ce ne sono per gli anziani» e anche per Luca Caselli (An-Pdl) «a parlare troppo di animali si perdono di vista le persone». Secondo Fabio Mosca (Pd), infine, il piano «dà orientamenti che potranno produrre comportamenti omogenei e non è poco».