Anna Maria Franzoni ha trascorso la mattinata girando per gli uffici del carcere della Dozza. La donna, entrata nell’istituto di pena la scorsa notte alle 2.40, è stata scortata da un agente, per svolgere gli adempimenti formali e burocratici, poi è stata riaccompagnata nel braccio femminile dov’è detenuta, sorvegliata a vista.
Il suo arrivo ha movimentato la vita del carcere, e anche alcune detenute l’hanno avvicinata per cercare di parlarle.
”Non sono nè soddisfatto nè scontento”: così Romano Pettenati, presidente della Corte d’Appello che condannò Anna Maria Franzoni. ”Non si può essere soddisfatti di una condanna per un fatto così doloroso, un fatto che ha fatto soffrire un pò tutti”, ha detto il magistrato – ora in pensione – dopo che la Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni che, il 27 aprile 2007, fu inflitta in appello alla madre di Samuele Lorenzo per l’omicidio del figlio.