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Bologna: l’Assessore Benuzzi in merito ai provvedimenti economici del governo

Trasmettiamo la dichiarazione dell’assessore provinciale al Bilancio, Aleardo Benuzzi, in merito ai provvedimenti economici varati ieri dal governo guidato da Silvio Berlusconi.


“La fabbrica delle illusioni, alias il governo Berlusconi, ha ieri ufficialmente avviato la sua attività, cominciando dai mutui, problema
molto sentito da un grande numero di famiglie in Italia. E’ bene ricordare subito che la possibilità di rinegoziare il mutuo è stata introdotta per
legge dal ministro Bersani, legge sulla quale il centrodestra ha votato contro.

Detto questo, bisognerà leggere il testo integrale della convenzione per esprimere un giudizio compiuto. Dalle prime informazioni riportate dalla stampa mi sembra che il provvedimento del ministro Tremonti sia una grande presa in giro, politica ed economica, per i cittadini.

Per tre motivi:
1. Si tratta di una convenzione sottoscritta con l’ABI, alla quale le banche sono libere di aderire o non aderire: vedremo in quante lo faranno;
2. attualmente oltre il 70% dei mutui è già a tasso fisso;
3. Il meccanismo tecnico. Si prevede, in primo luogo, che il mutuo a tasso variabile si trasformi in fisso al livello medio del 2006, quando,
cioè, mediamente i tassi fissi erano più alti dei variabili (diciamo più o meno agli attuali livelli dei variabili): quindi nessun beneficio concreto.
In secondo luogo si prevede che, accanto alla trasformazione da mutuo variabile a fisso, si dia vita ad un conto di finanziamento, anch’esso a
tasso fisso, nel quale si addebita al cliente la eventuale differenza (in sostanza si sdoppia il debito in due, lasciandolo invariato. Dopodichè se i tassi salgono la durata del mutuo viene allungata: se si abbassano si torna al variabile precedente.
Mi sembra utile ricordare che un meccanismo del genere esiste già sul mercato: tutte le banche hanno un prodotto che si chiama mutuo a rata
costante e durata variabile: con questo tipo di mutuo la rata resta fissa e si muove la durata del mutuo (allungandosi o accorciandosi) in funzione
dell’andamento dei tassi.

Ogni cittadino può andare presso la propria banca o un’altra chiedendo questo tipo di possibilità: l’avrebbe trovata anche senza il ministro Silvan-Tremonti. Meglio, molto meglio, che il cittadino-cliente possa cambiare banca a 0 spese se non è soddisfatto della propria.
Poche e chiare regole, come abbiamo cercato di fare a Bologna con il progetto Mutuability (portabilità veramente a costo 0), e un mercato che funzioni davvero, ritengo siano una soluzione più efficace.

Per quanto riguarda gli altri provvedimenti il giudizio non è sostanzialmente diverso: sulla detassazione degli straordinari si è
preferito imboccare la strada di un intervento parziale e temporaneo, in attesa che “passi a’ nuttata” anziché realizzare un provvedimento strutturale di abbassamento fiscale su salari e stipendi, possibile grazie
al risanamento compiuto dal governo Prodi.

Sull’abolizione dell’ICI, fermo restando il giudizio positivo per quanto riguarda l’effetto sui redditi dei lavoratori e delle lavoratrici e sulle pensioni, la domanda è: davvero non c’era altro modo per alleviare la pressione fiscale se non intervenendo sull’unica fonte certa di entrata a disposizione dei Comuni? Se questa è la
direzione verso il federalismo fiscale non c’è male. La Lega ha nulla da dire in proposito?”

















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