Ecoabita, il progetto dell’assessorato all’Urbanistica del Comune di Reggio per il risparmio energetico in materia di edilizia, è uno dei progetti di riferimento, all’interno del panorama italiano nel campo della pianificazione sostenibile e della qualità edilizia.
Lo scorso 13 maggio i rappresentanti di Ecoabita hanno partecipato, insieme agli esponenti di analoghe eccellenze italiane, alla stesura della Carta dei valori delle eco-città, organizzata nell’ambito del Forum dedicato all’innovazione nella Pubblica Amministrazione e nei sistemi territoriali. Amministratori e dirigenti delle città italiane maggiormente impegnate sui temi della qualità della vita e dello sviluppo sostenibile si sono confrontati per definire una carta valoriale che consenta alle giunte comunali di deliberare agevolmente provvedimenti orientati alla costruzione di città sostenibili.
Ma il confronto di Ecoabita con le altre realtà italiane proseguirà mercoledì 28 maggio con la partecipazione al convegno di Misano Adriatico “Il risparmio energetico negli edifici: una opportunità per i cittadini e le imprese” e venerdì 30 maggio alla conferenza “Il futuro e le prospettive del territorio di Cremona e Comuni confinanti” organizzato dal Comune di Cremona nell’ambito dell’elaborazione del piano strategico 2008-2020.
Progetto Ecoabita – Scheda
Ecoabita è un progetto di certificazione energetica degli edifici, nato nel 2005, da un protocollo di intesa fra Regione Emilia Romagna, Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio, Comune di Bagnolo in Piano ed Acer Reggio Emilia. In questi anni, al lavoro svolto, hanno partecipato e contribuito: il ministero dello Sviluppo economico; le Università di Modena, Reggio Emilia e Ferrara; il Tai (Tavolo provinciale delle imprese), le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali. Ad oggi aderiscono al progetto oltre 32 Comuni della Provincia di Reggio e una decina di altri Enti della Regione Emilia Romagna.
Numeri e caratteristiche Ecoabita promuove un mercato edilizio ad alta efficienza energetica, fatto di edifici che consumano il 60 per cento in meno di energia e producono il 46 per cento in meno di emissioni di Co2, rispetto a un’edilizia tradizionale.
Il certificato Ecoabita è stato riconosciuto dal Ministero come sostituivo dell’attestato di qualificazione energetica ai fini della compravendita degli immobili e per l’ottenimento dei contributi previsti dalla legge Finanziaria sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, con notevoli sgravi economici e burocratici per i cittadini e i professionisti. Le linee guida di attuazione del progetto Ecoabita sono state validate da un Ente di certificazione terzo (Bureau Veritas) anche ai fini della verifica delle procedure di quantificazione delle riduzioni delle emissioni di Co2, derivanti dall’applicazione del progetto stesso, ai sensi dei più significativi standard internazionali oggi impiegati. Ecoabita costituisce il primo caso nazionale di applicazione di tali standard ad un progetto di certificazione energetica degli edifici.
Il progetto Ecoabita ha vinto il primo premio ad Enti locali per Kyoto 2006 nella categoria Qualità e innovazione ambientale nelle Amministrazioni pubbliche per ridurre l’effetto serra e migliorare l’efficienza d’uso delle risorse.
