A Modena gli studenti insegnano agli studenti cos’è il volontariato. 29 scuole della provincia di Modena, 255 classi e circa 4700 studenti sono stati coinvolti in attività di sensibilizzazione al volontariato. Di questi 439 hanno aderito agli stage all’interno di associazioni di volontariato dei distretti di Modena, Carpi, Sassuolo, Pavullo e Mirandola.
Sono i numeri relativi all’anno scolastico 2007-2008 di Giovani all’arrembaggio, il progetto del Centro Servizi per il Volontariato (Csv) e del Coordinamento provinciale enti di Servizio civile (Copresc) che ha l’obiettivo di incrementare il livello d’informazione degli studenti di scuola media e superiore sulle associazioni di volontariato e sugli enti di Servizio civile. Per permettere un processo naturale di passaggio delle conoscenze si è scelto di approfondire l’esperimento di Peer education, o educazione tra pari: alcuni giovani sono stati formati in modo specifico e hanno portato la propria esperienza nelle classi, affrontando il tema della solidarietà e del volontariato con un linguaggio più diretto, in grado di comunicare meglio sensazioni ed emozioni tipiche di quell’età.
Quattro dei giovani coinvolti nei progetti di sensibilizzazione vengono premiati oggi al Centro servizi per il Volontariato, via Cittadella 30, nell’ambito di Ethicae. La premiazione avrà luogo per mano dell’allenatore olimpico Luciano Gigliotti, e del campione olimpico Alessandro Lambruschini nel corso di una tavola rotonda moderata dal giornalista Pierluigi Senatore, cui prenderanno parte anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Modena Francesca Maletti, l’assessore alla Sanità e Politiche sociali della provincia Maurizio Guaitoli, la direttrice del Csv Chiara Rubbiani. Le quattro studentesse presenteranno la propria esperienza: due sono stagiste di volontariato e due peer educator. Verrà loro consegnata una targa nominativa, ma la premiazione sarà simbolicamente riferita a tutti gli studenti che hanno fatto l’esperienza di volontariato nelle sedi di associazioni e di enti locali. All’incontro sono, infatti, stati invitati tutti gli studenti che hanno partecipato alla formazione sulla peer education e gli studenti che hanno aderito agli stages di volontariato dopo l’incontro in classe con i testimoni delle associazioni e dei volontari in Servizio Civile.
In città i ragazzi coinvolti sono stati 1269 e sono stati attivati 120 stage. Le scuole modenesi che hanno partecipato all’iniziativa sono state 11: L’Istituto Selmi, il Liceo scientifico Tassoni, il Liceo classico Muratori, l’Istituto Fermi, l’Istituto Sigonio, l’Iti Corni, l’Istituto Cattaneo, il Sacro Cuore, l’Istituto Guarini, il Liceo Wiligelmo e l’Istituto Venturi.
“Il volontariato mi ha trasformata da sedicenne limitata al piccolo mondo giovanile, a sedicenne che continua sì a vivere nello stesso ambiente ristretto di prima, ma che ha allargato i suoi orizzonti e ha avuto modo di sperimentare sensazioni nuove. Se non avessi partecipato a quest’ora non conoscerei quella soddisfazione che si prova nell’aiutare gli altri senza fini di lucro o di guadagno di alcun tipo, aiutare per il semplice piacere di farlo”.
Così Chiara di Bartolo, studentessa del terzo anno al Liceo scientifico statale Tassoni di Modena, commenta la sua prima esperienza di volontariato resa possibile grazie all’iniziativa Giovani all’arrembaggio.
Il progetto si è sviluppato con momenti informativi in classe, visite organizzate, incontri con testimoni d’eccezione, approfondimenti tematici, e con l’invito a organizzare un evento finale in grado di sensibilizzare altri giovani e adulti sulla questione. Alcuni ragazzi hanno poi deciso di partecipare a stage in associazioni o in enti locali, con la possibilità di aderire al Servizio civile volontario e al Servizio volontario europeo.