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Crespellano: ‘Sottomondo’ il teatro racconta l’immigrazione

Due immigrati. Un nuovo paese. Due modi diversi di vivere il presente, ricordare il passato, sognare un futuro diverso. Domani, martedì 20 maggio alle ore 21, al Teatro Calcara di Crespellano (via Giuseppe Garibaldi 56) torna in scena “Sottomondo”, lo spettacolo d’esordio della compagnia Teatro delle Temperie diretta da Andrea Lupo. Ingresso libero (prenotazione consigliata).


Ispirato a un’idea di Slawomir Mrozek e sviluppato seguendo gli spunti dati da una ricerca tra le comunità straniere dell’est Europa, dell’Africa e del sud America residenti nella provincia di Bologna, “Sottomondo” racconta la storia di due immigrati, di cui non è specificata la nazionalità né si conoscono il paese che li ospita o l’epoca in cui vivono. L’unica cosa certa è che una notte di capodanno, mentre intorno risuonano i festeggiamenti, i due si ritrovano nello squallido sottoscala dove abitano a riflettere sulla propria condizione di vita, ricordare il passato, la famiglia e il proprio paese, immaginare un futuro diverso.

Interpretati da Andrea Lupo e Nicola Cavallari, i personaggi rappresentano due differenti modi di rapportarsi con il paese ospitante e con quello d’origine. Uno desidera tornare al più presto a “casa”, ricorda il proprio paese con nostalgia e sfrutta tutte le occasioni di lavoro per accumulare più denaro possibile. L’altro rifiuta violentemente ogni ricordo del passato ed è alla continua ricerca di un’integrazione nella nuova società: impara la lingua, partecipa alla vita sociale, assimila nuovi comportamenti e costumi.

Con asprezza e con ironia sulla scena vengono richiamati i ricordi della terra lontana, la fatica dell’integrazione, l’impossibile ritorno, la solitudine e l’incomunicabilità. I personaggi, intrappolati nel loro ruolo di “stranieri”, non hanno alcuna opportunità di scelta e i loro sogni di riscatto sono destinati a fallire. Uno, sentendosi continuamente rifiutato dal nuovo paese, si rinchiude in casa in una claustrofobica autoreclusione. L’altro, non potendosi accontentare mai dei pochi soldi racimolati, perde ogni fiducia verso un trionfale ritorno in patria.

L’alcool amplifica la voglia dei due di parlare e confrontarsi, ma i loro diversi modi di cercare un futuro migliore sono inconciliabili. Con un alternarsi di momenti di spiccata comicità e di toccante drammaticità, il racconto diventa lo scontro serrato e crudele fra due visioni irriducibili, fino a un finale drammatico, che non lascia alcuna illusione, ma solo un piccolo dubbio: i due personaggi sono in realtà la stessa persona?

“Molte persone da noi incontrate durante le rappresentazioni ci hanno raccontato di aver riconosciuto e ritrovato nello spettacolo la loro storia personale, la storia dei loro padri, la storia delle loro famiglie – dice il regista e attore Andrea Lupo -. Questa è la necessità che ci ha spinto ad affrontare un tema importante e attuale come quello dell’immigrazione, questa è la speranza che ci ha accompagnato nell’intero processo di realizzazione: il profondo desiderio che qualcuno si sentisse rappresentato, raccontato, ricordato, compreso”.

Venerdì 23 e sabato 24 maggio “Sottomondo” sarà presentato a Milano all’interno della prima edizione del festival “Presenze.1”, organizzato dal Teatro Filodrammatici (Teatro Filodrammi).

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