Il Comune di Cavriago, nell’ambito di un progetto di sostegno alle famiglie, ha promosso un progetto sperimentale, chiamato “Family card”, in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia, l’Anci provinciale e l’Associazione famiglie numerose e con il sostegno di Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti di Montecchio. La Family card è dedicata alle famiglie numerose, con tre o più figli minori, con un reddito famigliare inferiore ai 40.000 euro all’anno, al netto di affitto e mutuo per la casa.
Presentando la family card, insieme ad un documento identificativo, il titolare della carta potrà fruire di sconti ed agevolazioni presso gli esercizi commerciali, artigianali e banche di Cavriago che hanno aderito all’iniziativa. I dettagli dell’iniziativa sono stati illsutrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Provincia a cui hanno partecipato l’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco, il sindaco di Cavriago Vicenzo Delmonte, il vicesindaco Paolo Burani, il coordinatore provinciale dell’Anci Cesare Beggi e Paolo Patria, coordinatore delle Famiglie numerose di Reggio.
Le famiglie che possono chiedere la family card a Cavriago sono in tutto circa sessanta: un numero limitato, ma questo nulla toglie all’alto valore sociale di un’iniziativa che si prefigge di stimolare e promuovere il senso della solidarietà sociale e di coinvolgere la comunità in azioni di sostegno ai concittadini. Ed infatti ampia è stata l’adesione da parte delle attività economiche del paese: ben quarantasei, tra alimentari, abbigliamento, cartoleria, libri, articoli sportivi, bar, farmacie, cinema, hanno risposto affermativamente alla proposta dell’Amministrazione di applicare uno sconto del 10% su prodotti o servizi. Due le banche che hanno aderito, prevedendo un conto corrente a condizioni agevolate, esente da spese e commissioni.
“Desidero ringraziare, a nome del Comune e di tutta Cavriago – ha affermato il sindaco Vincenzo Delmonte – le attività economiche del paese che hanno aderito a questa nostra proposta. A loro il merito di aver compreso l’alto valore sociale del progetto, che, pur rivolgendosi ad una fascia ristretta della popolazione, vuole coinvolgere tutta la comunità di Cavriago in un collettivo gesto di solidarietà”.
Nei prossimi giorni le famiglie che hanno i requisiti saranno invitate a ritirare la Family card allo Sportello Sociale: dovranno presentare la dichiarazione dei redditi ed eventuale documentazione relativa al mutuo, affitto e Ici. Una volta verificati i requisiti verrà consegnata la card, insieme all’elenco degli esercizi convenzionati.
“Il progetto Family card – ha concluso Delmonte – è un’altra iniziativa che si va ad aggiungere a quanto l’Amministrazione comunale ha messo in campo in questi anni per questa fascia di popolazione, come l’esenzione dell’addizionale comunale Irpef per le famiglie con reddito inferiore a 15.000 Euro, la riduzione della retta scolastica per coloro che hanno figli che frequentano i Servizi scolastici comunali e figli che frequentano la scuola dell’obbligo, la parificazione della rata del mutuo prima casa all’affitto nel calcolo dell’Isee per determinare le rette dei servizi scolastiche”.
“L’iniziativa si muove all’interno di un indirizzo espressamente previsto dalla Costituzione – ha affermato l’Assessore alla Solidarietà della Provincia Marcello Stecco- che all’articolo 31 indica l’impegno della Repubblica a favore delle famiglie numerose”.
La buona esperienza del Comune di Cavriago costituisce uno stimolo a sviluppare l’iniziativa sul territorio provinciale dove risiedono circa 5.000 famiglie numerose (con almeno 3 figli), obiettivo per il quale la Provincia sta già operando.
Soddsfazione è stata espressa anche dal coordinatore provinciale dell’Anci Cesare Beggi, che ha inoltre ricorda come l’iniziativa sia in linea con quanto già messo in campo dall’Anci in collaborazione con l’Associazione famiglie numerose, ad esempio il riconoscimento di tariffe differenziate per acqua”. Beggi ha inoltre precisato che non si tratta di “mero assistenzialismo, bensì di giustizia sociale”.
Sulla stessa linea si è espresso Paolo Patria, dell’Associazione famiglie numerose: “Non chiediamo intereventi assistenziali, ma equità che significa modulazione degli interventi. Ora l’ausipicio è chel’esperienza di Cavriago, caratterizzada da concretezza, si possa estendere con le modalità più adatte, a livello provinciale”.