Una prima italiana di La Monte Young, uno dei padri del minimalismo americano, e una doppia serata di composizioni di e con Pierre Henry. Questi gli eventi di punta di ‘Angelica‘, il festival in programma a Bologna dall’8 al 17 maggio tra Teatro San Leonardo e Mambo.
La 18/a edizione della manifestazione, da sempre dedicata alla musica colta e di ricerca, si aprirà con Alessandra Celletti al pianoforte e Hans-Joachim Roedelius all’elettronica, seguiti dall’ensemble tedesco The Magic ID.
Il 9 spazio all’elettronica con il duo del minimalista americano Phill Niblocke e dello sperimentatore olandese Thomas Ankersimt.
Il 10, al Mambo, la ‘prima’ di ‘Just Charles & Cello in the Romantic Chord’, di La Monte Young, eseguita da Charles Curtis (violoncello ed elettronica), con le luci e la videoproiezione di Marian Zazeela (18.15).
L’11 si torna al San Leonardo con il collettivo tedesco Perlonex in Charlemagne Palestine.
Il 12 celebrazione del centenario della nascita di uno dei grandi compositori del secolo scorso, Olivier Messiaen: Matteo Ramon Arevalos al pianoforte e Nadia Ratsimandresy alle Ondes Martenot (particolare tastiera inventata nel 1928 da Maurice Martenot), eseguiranno alcuni brani del grande francese.
Il 13 il festival ospiterà un concerto dedicato all’India, con i raga di Uday Bhawalkar.
Il 16 e 17 maggio al Mambo arriverà Pierre Henry, pioniere della musica concreta, che di Messiaen è stato allievo. L’80enne compositore francese presenterà opere che coprono un arco di tempo dal 1950 (la celebre ‘Symphonie pour un homme seul’) al 2007 (‘Grande Toccata’), di cui curerà direzione sonora e spazializzazione, con Etienne Bultingaire ingegnere del suono e Bernadette Mangin assistente musicale.
Info e prevendite: Angelica.
