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Reggio: il Comune ha attivato Blutu, canale di comunicazione tecnologica

Offrire ai cittadini un canale di comunicazione diretto con il Comune, coniugando innovazione tecnologica, socialità e partecipazione, gratuitamente e in completa sicurezza. Sono questi i principali vantaggi di Blutu, sistema di comunicazione basato sul protocollo Bluetooth attivato in occasione dell’apertura di Fotografia europea, che consente di associare la trasmissione di informazioni sulle attività promosse dall’Amministrazione comunale con l’opportunità di diventare reporter e documentarista, ovvero ‘cittadini mediatici’ attivi.

Portare Comune e cittadino sullo stesso piano è lo scopo di Blutu, attraverso l’interazione degli utenti con le attività dell’Amministrazione, offrendo spunti e riflessioni, documentando e raccontando la propria visione della città.
Lo scambio di contenuti sarà possibile scegliere se ricevere o inviare materiali in riferimento a qualsiasi argomento, attraverso testi, immagini fisse o in movimento, biglietti da visita, appuntamenti, applicazioni e file.

Cos’è il protocollo ‘Bluetooth’
Tecnicamente, il Bluetooth è un protocollo per comunicazioni ‘wireless’ (senza fili) basato su un sistema a onde radio, a basso costo e a raggio d’azione limitato. Una tecnologia progettata per eliminare i cavi di collegamento tra dispositivi e accessori, realizzando uno scambio d’informazioni senza fili con un unico collegamento a onde radio. Attualmente ne possono esser dotati cellulari, smartphones, stampanti, computer fissi e portatili, palmari, fax, tastiere, joystick, mouse, elettrodomestici e automobili.
Oltre ad essere flessibile, è anche uno strumento altamente performante: grazie alle antenne esterne orientabili e sostituibili, la distanza tra il server Bluetooth® e il dispositivo cellulare per trasmissioni è di 100 metri in campo aperto.
Caratterizzato da dimensioni contenute, il server è completamente interno agli edifici.
La copertura in ambienti a elevato transito è efficace sino a 14 connessioni simultanee.
Il termine Bluetooth deriva dal nome del re vichingo Harald Bluetooth, che regnò in Danimarca e Norvegia nel 900 d.c., famoso per la sua abilità nel far comunicare e unire i popoli.
‘Blutu’ e i giovani
Associare innovazione tecnologica, comunicazione e giovani. La fase sperimentale del progetto Blutu, che avrà una durata di tre mesi, testerà come le nuove generazioni, che utilizzano quotidianamente il sistema Bluetooth, possono interagire e scambiare contenuti con l’ente locale.
Il Portale giovani sarà il luogo virtuale dove raccogliere, vagliare e pubblicare i contenuti video, fotografici e testuali raccolti nelle due postazioni di trasmissione Blutu, previste all’Informagiovani e in un “Blutur”, grazie al quale il Servant bluetooth sarà sperimentato in diversi luoghi e appuntamenti previsti nelle prossime settimane (università, scuole, discoteche, bar, biblioteche, luoghi di Fotografia europea, Notte bianca, Culture day, Mondinpiazza e altri).
‘Tante parti per un solo corpo’. Il mosaico di Fotografia Europea.
Una comunità che si mette in gioco e partecipa può diventare un’opera d’arte. Reggio Emilia come città delle persone, diversi soggetti che compongono un mosaico di storie che rappresentano la comunità. Così i cittadini possono scegliere di diventare un corpo unico, una fotografia realizzata da Johannes Schwab composta dai volti della città. All’Informagiovani di via Farini 2/1 e al centro Gerra sarà possibile collegarsi a “Blutu il contatto in più”, che l’Amministrazione comunale offre a tutti i cittadini.
Nel mosaico l’immagine conclusiva sarà rivelata dall’unione delle singole tessere che, nel loro insieme, concorrono a far parte di una rappresentazione più grande, così come le persone possono scegliere un modo per stare insieme, entrando a far parte della costruzione della società in cui vivono.
Grazie al progetto Blutu sarà possibile trasmettere gratuitamente, via telefono cellulare, la propria fotografia che, insieme alle altre, costituirà un mosaico virtuale che sarà esposto al centro Gerra e consultabile sul Portale Giovani.
Il progetto, dal titolo “Tante parti per un solo corpo”, è realizzato dal Comune di Reggio Emilia (ufficio giovani, servizi Comunicazione e Innovazioni tecnologiche) in collaborazione con Gear.it.
















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