Un 48enne del capoluogo emiliano, tecnico elettronico che opera nel settore artistico, è stato arrestato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna, su segnalazione di un riparatore che, visionando il computer, si è reso conto che sul disco c’erano moltissimi filmati e foto a contenuto pedopornografico.
Dopo una perquisizione domiciliare in cui è stato trovato altro materiale di quel tipo, su decisione del Pm Giuseppe Di Giorgio, l’uomo è statao arrestato. Il Gip Alberto Gamberini ha convalidato l’arresto, disposto la scarcerazione a applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma. Non sono emersi, comunque, elementi che facciano pensare alla cessione del materiale da parte dell’uomo ad altre persone.
L’uomo aveva creato a casa sua un vero e proprio archivio digitale di migliaia di fotografie e filmati a contenuto pedopornografico. Soggetti delle riprese erano non solo adolescenti, ma pure tanti bambini tra i due e i cinque anni.
La Sezione Specializzata della Polizia per il Contrasto alla Pedopornografia on-line era sulle tracce dell’uomo anche nel contesto di controlli di routine della rete internet.
Il Pm Di Giorgio, che ha coordinato l’accertamento da cui è scaturito uno dei rari casi di arresto in flagranza per questo tipo di reato, fa parte del pool di Magistrati della Procura di Bologna che si occupa di pornografia minorile on-line e che con la nuova legge ha competenza su tutta la regione Emilia-Romagna per questo tipo di reati.
La nuova legge prevede però che i Gip competenti siano quelli delle varie città della Regione e questo – è stato fatto notare – crea qualche problema alla speditezza delle indagini, soprattutto quando ci sono da fare richieste al Gip, come ad esempio le autorizzazioni alle intercettazioni.