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Legambiente: bene uscita ambientalisti da ambito territoriale caccia Atc4

“E’ bene che gli ambientalisti non siedano di fatto nel consiglio dell’Atc4 Montagna di Reggio” – dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia.

“In tal senso apprendiamo con sollievo delle dimissioni delle nostra socia e guardia ecologica Reverberi Federica. Non ha infaati più alcun senso stare in un ambito di caccia che non ti fa neppure vedere i verbali del consiglio (ad una consigliera…) e le cui decisioni vengono prese fra Scaruffi e pochissimi fedelissimi al di fuori delle sedi istituzionali. La situazione infatti di questo ambito di caccia è forse la peggiore di tutta la regione, con un mercanteggio della selvaggina che ha portato ad utili consistenti, molti dei quali sulla pelle dei caprioli, quando un ambito di caccia avrebbe il compito di regolare il prelievo venatorio, non di favorire il libero mercato”.

“Anche noi siamo favorevoli – continua Becchi – alle proposte avanzate da alcuni cacciatori di dividere la zona montagna in due ambiti di caccia, limitando così gli interessi che inevitabilmente ci sono in questi casi. In questo senso stiamo lavorando a livello regionale, anche per avere uno nuovo statuto degli ATC che faccia chiarezza sulla loro natura giuridica (oggi ambigua fra pubblico e privato) e garantisca una rappresentanza reale alle varie componenti del comitato stesso: cacciatori, agricoltori, ambientalisti e amministratori”.

“In questo quadro – conclude Becchi – occorre quanto prima trovare altre figure che sostituiscano l’attuale presidente Scaruffi, ben sapendo che per anni alle associazioni venatorie questa gestione ha fatto comodo, permettendo privilegi e favoritismi indubbiamente significativi. In tal senso avere ambientalisti all’interno dell’Atc non ha più senso”.
















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