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Sassuolo: resoconto del Consiglio Comunale dell’8 Aprile

Seduta di intenso lavoro poi quella del Consiglio Comunale cittadino svoltasi nella serata di martedì 8 Aprile presso la sala consiliare di via Pretorio, al nuovo Comparto Municipio.
Svolte infatti le interrogazioni in programma e approvati alcuni importanti provvedimenti previsti nella convocazione dell’Assemblea civica cittadina.


Partiamo comunque dalle Interrogazioni svolte.
Al primo punto dell’ODG è stata presentata un’interrogazione dal Capogruppo della Lega Nord, rivolta all’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini, in merito al taglio degli alberi avvenuto in via Palermo nelle settimane scorse.
Dato l’argomento in comune, sono state raccolte tre interrogazioni, nello specifico, quella di Gian Francesco Menani (Capogruppo Lega Nord)
che ha chiesto chiarimenti specifici in merito alle modalità con cui è stato svolto il suddetto intervento.
Menani ha sollevato alcune questioni, ricordando come le piante di circonferenza superanti i 50 cm di circonferenza non risultino vincolate e tutelate dallo stesso RUE (Regolamento Urbano Edilizio) e ancora, se ce come mai non fosse stata informta la Consulta all’Ambiente, operante nel nostro ente locale, sulle suddette azioni di abbattimento eseguite.
Il Capogruppo della Lega Nord ha inoltre chiesto risposta scritta e dati tecnici alle interrogazioni sollevate in merito.
Di Luca Caselli (capogruppo consiliare di AN-PDL) – che ha chiesto chiarimenti specifici e documentati in merito agli abbattimenti di 8 alberi in via Palermo. Ancora di Claudia Severi, sempre su via Palermo.
Caselli, puntando l’indice sulle politiche di tutela ambientale giudicate pessime e del tutto inadeguate per un Comune come il nostro, nell’assoluta mancanza di trasparenza, ha inoltre chiesto all’Assessore se risponde al vero la voce secondo cui sono inoltre previsti tagli di alberature anche in viale XX Settembre.
Sempre sugli abbattimenti di via Palermo, Claudia Severi ha chiesto inoltre all’Amministrazione, anche ascoltate le segnalazioni e lamentele da parte dei residenti, intendesse fornire una serie di documentazioni e risposte scritte in merito agli interventi svolti, ai loro costi, alle perizie che certificano lo stato delle condizioni fitosanitarie delle essenze abbattute.
La Severi ha ricordato inoltre come, nel caso di via Palermo ma anche in altri (ha citato viale Crispi) non si possa giungere indiscriminatamente al taglio o abbattimento di piante che anche se non secolari,sono parte integrante e patrimonio stesso – nel caso di via Palermo erano piante di oltre 40 anni – della porzione di territorio in cui vivono le persone interessate da questi avvenimenti.
Parti di territorio, ha proseguito l’esponente di Forza Italia, che risultano impreziositi, dal punto di vista naturalistico ed ambientale, dalla presenza cos’ importante, per l’ecosistema, di piante ed essenze.
La Severi, sottolineando come già un ODG approvato in Consiglio Comunale nel 1998, impegnasse la presentazione di tali scelte di abbattimento all’approvazione in Consiglio Comunale, ha inoltre richiesto documentazione e risposta scritta all’interrogazione da parte dell’Assessore.
A tutte e tre, per un’esigenza ovvia di razionalizzazione dello stesso argomento ha risposto agli interroganti l’Assessore ai Lavori Pubblici Sandro Morini.
Via Palermo:

In via preliminare si osserva che nella zona di via Palermo, così come nelle contigue vie Torino, Firenze, Milano ecc , cono presenti su marciapiedi piuttosto stretti ( 1,50- 1,80 m. ) piante come gli ippocastani di via Palermo o i Platani di via Torino impiantati con un sesto di impianto (distanza fra di loro ) di 4-6 metri contro gli 8-12 consigliati . Inoltre le dimensioni della aiuola sono circa 80×80 e quindi molto piccole per cui lo sviluppo delle radici è piuttosto limitato in quanto le radici cercano umidità ma anche aria e sono ostacolate verso strada dalla pavimentazione impermeabile e verso le proprietà private dalle fondazioni di muri di recinzione. A questo si aggiunge la scelta della palladiana in porfido che è impermeabile all’aria e all’acqua per cui le radici tendono a restare in superficie dissetandola per ottenere appunto aria e umidità.
Le radici superficiali oltre a dissestare la pavimentazione comportano una minore stabilità delle piante che crescendo aumentano la loro superficie esposta al vento ma non corrispondentemente l’apparato radicale resistente.
Morini ha ricordato innanzi tutto quanto è stato fatto in questi ultimi periodi per una riqualificazione e ripristino complessivo dei marciapiedi che ha portato ad un intervento di rifacimento per 5 Km complessivi di nuovi marciapiedi realizzati.
L’intervento di riqualificazione dei marciapiedi messo in campo negli ultimi anni prevede:
• La realizzazione di aiuole di dimensioni minime di 200 x 200 cm, pavimentate con lastre in calcestruzzo forate che assicurano la possibilità di transito ( seppur in maniera non ottimale ) a pedoni e carrozzine
• La sostituzione della palladiana con elementi autobloccanti in calcestruzzo postai a secco che assicurano permeabilità all’aria e all’acqua e una più semplice manutenzione nel caso di radici che sollevano la pavimentazione stessa Questa metodologia non si può usare sempre in quanto in alcuni casi le radici hanno una altezza di 20 30 cm rispetto al piano stradale per cui non è possibile riparare la pavimentazione senza danneggiare le radici delle piante compromettendone la sicurezza e lo stato vegetativo.
In sintesi in via Palermo sono stati tagliate 11 piante e più precisamente:
Tre piante secche in quanto coinvolte nell’incendio a un camper nello scorso anno n° 5 piante in quanto mettevano in crisi la stabilità di un muro di sostegno e non era possibile procedere al consolidamento in quanto era necessario comunque raggiungere il piano di fondazione del muro a circa 2 m sotto il piano stradale per realizzare una nuova fondazione del muro edaltre tre piante malate.
Sono poi in corso le piantumazioni di 5 ippocastani in sostituzione di quelli rimossi per la ricostruzione del muro di sostegno e di quelli rimossi a seguito dell’incendio dello scorso anno.
Morini, introducendo le singole, documentate risposte sui casi presi in esame relativa mente alle interrogazioni presentate, ha rigettato le accuse mossegli dagli esponenti delle minoranze, giudicando, nel complesso, il loro comportamento politicamente eccessivo e strumentale.
L’Assessore ha tuttavia ricordato come siano in programma- nell’ambito della riqualificazione più complessiva di tutto il patrimonio verde della città e del territorio della nostra città.
Morini ha concluso sottolineando come, nel suo complesso, in tutti questi ultimi anni Per dare un quadro più completo della attività della Amministrazione ha inoltre riportato all’attenzione di tutto il Consiglio Comunale, un quadro degli interventi eseguiti negli ultimi due anni relativi a piantagione o abattimento di essenze arboree.
In sintesi nel 2007/2008 a fronte di 195 abbattimenti in programma o eseguiti sono stati piantati o in corso di piantumazione 428 nuovi impianti senza contare i circa 1200 alberi piantati per i nuovi nati e relativi agli ultimi tre anni in molte zone dell’intero territorio comunale.
Come, ancora , risulti complessivamente una percentuale di quasi 2 piante nuove messe a dimora, per ogni pianta abbattuta.
Fatti e numeri concreti che, a giudizio dell’Assessore, testimoniano la volontà di una politica di riqualificazione ambientale e di tutela del verde pubb lico promossa dall’Amministrazione.
Impegnandosi inoltre ad una maggior cura nel rapporto diretto e di comunicazione con i residenti e gli abitanti interessati che , a giudizio dello stesso Assessore, è mancato o non è stato sufficientemente sviluppato nel caso di via Palermo.
A differenza di viale Crispi, dove la presentazione del progetto al quartiere e al comitato, la comunicazione del necessario abbattimento e sostituzione delle essenze, lo sviluppo degli interventi importanti di riqualificazione in corso, stiano dando importanti e già visibili risultati anche in queste settimane.

Claudia Severi si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta.
Gianfrancesco Menani non si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta. E ha espressamente criticato l’Assessore nel merito delle risposte ricevute ma anche per quanto riguardava il tono politico usato, respingendo le definizioni dell’Assessore Morini, date sull’interpretazione del ruolo politico svolto dai rappresentanti delle minoranze.
Menani e successivamente Luca Caselli, anch’egli non dichiaratosi soddisfatto delle risposte ricevute dall’Assessore Moorini, hanno chiesto le dimissioni dell’Assessore e del dirigente responsabile del settore di competenza.

Patrizia Barbolini, Presidente del Consiglio Comunale, ha poi dato conto al Consiglio Comunale di una richiesta di ùn’ulteriore interrogazione urgente presentata da Mario Cardone in merito al tema degli abbattimenti e delle politiche ambientali.
In questo ODG Mario Cardone stigmatizzava il comportamento tenuto nella fattispecie dall’Amministrazione e richiedeva anch’egli le dimissioni del dirigente responsabile.
Patrizia Barbolini, in base alle norme del regolamento comunale, ha demandato alla prossima riunione dei capigruppo consiliari la possibilità di inserire e discutere nell’odg di un prossimo Consiglio Comunale tale proposta urgente avanzata dal consigliere Cardone stesso.

Il Segretario comunale, dott. Alfio Sapienza, in merito alla richiesta di dimissioni rivolta da alcuni consiglieri ad un Dirigente pubblico ha inteso precisare come, fatto ovviamente salvo il libero diritto d’espressione e critica politica e nel merito di una valutazione, fosse improprio richiedere le dimissioni di un dirigente pubblico – di ruolo o assunto a contratto – in quel modo.
L’ambiente e le politiche dedicate al verde pubblico, alla sua tutela e sviluppo in tutti i quartieri della città è stato al centro dell’interrogazione presentata anche dal Consigliere (PD) Giuseppe Barone.
In particolare il Consigliere ha chiesto chiarimenti all’Assessore in merito all’abbattimento di piante a Montegibbio, alla sostituzione di essenze nel Parco Braida, chiedendo più in generale le motivazioni che sono alla base delle scelte compiute dall’Amministrazione in questo ambito.
L’assessore Morini ha ricordato, collegandosi più in generale alle precisazioni già fornite durante le tre precedenti interrogazioni, come Il progetto di manutenzione del patrimonio boschivo del Parco di Montegibbio, si inserisce in una più ampia strategia volta al miglioramento e alla salvaguardia del proprio patrimonio verde, in particolare, quello con caratteristiche ambientali di tutela e salvaguardia dell’ecosistema.
L’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere , attraverso opportune e mirate operazioni di manutenzione e riforestazione, è quello di migliorare, da una parte, le condizioni del patrimonio boschivo esistente – in particolare quello costituito dagli esemplari di Pino Silvestre e dalle Querce secolari – dall’altra, di salvaguardare le condizioni ambientali di queste zone, che potrebbero subire problemi soprattutto per gli aspetti geomorfologici che ne caratterizzano i siti.
Nel dettaglio sono stati eseguiti solo interventi d’abbattimento di alberature naturalmente deperite (Abeti Rossi e Ciliegi) concentrate nella maggior parte dei casi sulle scarpate adiacenti il “galoppatoio”, in prossimità dei percorsi pedonali esistenti presenti nel bosco, anche interventi di potatura di due Querce secolari, nella zona giochi del Parco.
Mentre a Braida, come ha spiegato lo stesso Morini, in accordo con il comitato del Parco, è stato deciso di togliere una siepe di Carpini – e non di alberi ad alto fusto quindi –perché proprio questi costituivano un comodo rifugio per chi è dedito ad attività illecite (spaccio, microcriminalità etc..) proprio in quella zona dove si sta intervenendo in modo così articolato sulla Sicurezza.

Il consigliere Barone non si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta.

Sempre Claudia Severi (FI) ha poi rivolto un’interrogazione la Giunta comunale per conoscere se e come l’Amministrazione Comunale, a fronte dell’avvenuta procedura prevista dalla Legge Regionale 41/97, per incentivare, attraverso specifici contributi, la valorizzazione dei Centri Commerci ali Naturali, avesse provveduto alla distribuzione dei contributi previsti (e finanziati dalla Provincia di Modena per 200.000 euro complessivi) per il 2006.
Quali imprese private ne abbiano usufruito e per quali importi. Se corrisponde al vero che molte imprese stanno ancora aspettando di essere contattate per l’erogazione dei contributi stessi e per aderire al progetto 2006 e 2007.
Nel caso, quando se ne prevede il loro coinvolgimento.
Ha risposto all’interrogazione l’Assessore alle Attività Economiche e promozione del territorio Carla Ghirardini ricordando come le profonde modificazioni relative alle finalità della Legge in oggetto, passata da un finanziamento diretto ai progetti volti ad avviare una complessiva azione di marketing territoriale, rivolti ai cosidetti “Centri Commerci ali naturali” e non più finanziamenti a singole attività.
In sostanza dei 200.000 euro assegnati, 100.000 sono stati co-finanziati dalla stessa Amministrazione Comunale che si fa così garante e carico del corretto utilizzo dei fondi provinciali. Proprio l’Amministrazione provinciale ha considerato quello sassolese, classificatosi al quarto posto in graduatoria, tra i più interessanti tra quelli presentati.
Nei prossimi mesi verranno poi completate la procedure per la valutazione delle richieste – sono in tutto 46 – già presentate dai rispettivi esercizi commerciali.
L’assessore Ghirardini ha infine ricordato come già a partire dal prossimo 23 Aprile, parte di questo rilevante progetto dedicato al rilancio delle attività del centro storico, prenderà il via, attraverso una specifica azione di marketing e promozione territoriale, come appunto prevede la normativa in questione. Con una fase di apertura sperimentale dei negozi del centro storico,in alcun i giorni settimanali, concordata con le Associazioni di categoria.
Claudia Severi si è dichiarata non soddisfatta della risposta ricevuta, ritenendo non sufficientemente chiare ed esaustive le motivazioni che le sono state fornite a riposta.
E riservandosi di valutare la risposta scritta che le verrà fornita dall’Assessore.

Corrado Scalabrini – capogruppo della Democrazia è Libertà – La Margherita aveva chiesto di intervenire per fatto personale (era stato citato dall’Assessore Morini) sulla prima serie di interrogazioni dedicate alla questione del verde.
La Presidente Barbolini ne ha dato facoltà al consigliere stesso, ma al termine dei commi previsti nell’odg e Scalabrini vi ha rinunciato.

Luca Caselli ha poi rivolto un’interrogazione all’Assessore Sandro Morini per sapere se e come l’Amministrazione intendesse porre rimedio alla scarsa illuminazione di viale xx Settembre, il cui basso tasso d’illuminazione determina a giudizio del capogruppo di AN- PDL anche problemi di scarsa sicurezza nelle ore serali, a chi transita, lungo il viale Stesso.
Sandro Morini, rispondendo all’interrogazione, ha annunciato che sono in corsa verifiche con i tecnici di “Hera” luce per arrivare in tempi relativamente brevi ad un a nuova proposta d’illuminazione, attualmente passata da quella originaria a gas ai led, per rendere definitivamente di buon livello il sistema luce nell’importante viale cittadino.
Luca Caselli si è dichiarato soddisfatto della risposta ricevuta.

Estremamente lunga, approfondita e articolata la discussione sorta invece in merito all’approvazione della delibera che ha sancito l’adozione della delibera di classificazione acustica sul nostro territorio.

Per evidenti ragioni di sintesi, daremo conto soltanto delle principali posizioni illustrate dai Consiglieri intervenuti nel dibattito in questione, riassumendo insieme sia gli interventi della discussione che la dichiarazione di voto.
Come si ricorderà il tema era già trattato in numerose commissioni e già portato alla fase dell’adozione, con raccolta delle osservazioni nel tempo prescritto di sessanta giorni. Di osservazioni ce n’è stata soltanto una, ad opera della ditta Mattioli, che si trova nel villaggio artigiano ex Opera Pia Muller, che ha chiesto di essere inserita nella classe VI della zonizzazione. Si tratta però di un’osservazione che è al centro di un contenzioso con alcune aziende vicine.
L’azienda ha chiesto che per la zona in cui si trova e per tutte le aree a nord di via Emilia Romagna, caratterizzate dalla presenza quasi esclusiva di industrie, vedrà ora adottata la classificazione VI che l’amministrazione non aveva previsto in nessuna area di Sassuolo.
La classificazione VI è stata finora utilizzata solo in due casi in regione. Come è stato ribadito, non esiste metodo di calcolo per le ultime due classi. L’osservazione è stata valutata attraverso verifiche e misurazioni.
Il vicesindaco e assessore all’urbanistica Giovanelli ha illustrato al Consiglio comunale i passi fatti dalle parti,attraverso rappresenti legali, per addivenire ad un accordo.
Come ha spiegato Il Vicesindaco, la scelta attuata dall’amministrazione è stata per la riadozione del piano e la relativa riapertura dei 60 gg. della fase di osservazione, aperta quindi a ulteriori osservazioni.
Come ha ricordato sempre Il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica,la classificazione raggiunge ora due obiettivi principali: prevenzione dell’inquinamento acustico attraverso la puntuale analisi sul territorio, verifica propedeutica ad azioni di risanamento che vengono predisposte nel caso zone o attività escano dai parametri stabiliti. Garantendo di contro le necessarie scrupolose verifiche delle condizioni di inquinamento acustico e alla progressiva adozione di misure per la mitigazione del rumore.
Le principali linee guida della zonizzazione acustica, sono regolate da diverse normative, l’ultima delle quali è una legge quadro regionale su cui si è basato il lavoro del Comune. La legge quadro ha fissato il valore massimo di rumore e il valore limite di immissione (che viene verificato in prossimità dei ricettori, vale a dire i soggetti che potrebbero essere danneggiati da eventuale inquinamento acustico).
Sono state stabilite sei classi acustiche. La prima viene automaticamente attribuita a zone di rispetto quali aree interessate da scuole, ospedali, case di riposo. Dalla seconda alla quarta la determinazione avviene secondo parametri che tengono conto della densità di abitazioni, attività lavorative, uffici. La quinta e la sesta sono attribuite alle zone di tipo artigianale e industriale. La quinta è per aree a prevalenza industriale, la sesta per aree totalmente a vocazione industriale (escluse eventuali sedi abitative a servizio delle aziende, quali casa del custode e simili). Le classi quinte e sesta vengono attribuite in modo diretto dalle amministrazioni, non attraverso parametri. La maggior parte del territorio sassolese (il 60 per cento circa) riguarda la classe III di classificazione acustica.
Ugo Liberi, Capogruppo di Forza Italia, in cui, anche sulla base dei recenti sviluppi giuridici e la chiarimento tra le parti, ha criticato la conduzione metodologica del confronto, volto a rimediare ad un palese errore commesso dall’Amministrazione comunale dichiarandosi cmque a favore dell’orientamento sorto in merito all’atto deliberativo, durante questi due ultimi Consigli.
Rocco Capuozzo, capogruppo del Partito Comunista dei Lavoratori ha invece criticato quello che lui ha definito come un voltafaccia dell’Amministrazione Comunale nei confronti dei soggetti più deboli , ovvero i lavoratori stessi che subiranno le conseguenze di un innalzamento fittizio della classe acustica massima consentita.
La prima indicazione emersa nella discussione viene invece ribaltata.
Il capogruppo ha annunciato il proprio voto contrario a questo provvedimento che viene meno alle possibilità di controllo e tutela legislativa affidata agli enti locali.
Gainfrancesco Menani, capogruppo Lega Nord ha invece giudicato positivo l’approfondimento e il percorso del dibattito-confronto in merito ma ha anche chiesto la possibilità di esprimere un voto segreto in merito. Tale opportunità, in base alle norme del regolamento comunale, come gli è poi stato riposto dalla Presidenza, non è contemplata in casi di questo tipo.
Mario Cardone (Gruppo Misto) ha sottolineato l’opportunità e l’utilità del rinvio di cui si era fatto già promotore in prima istanza il proprio gruppo consiliare, rinvio che ha consentito un buon esito e approfondimento di una tematica così complessa.
Fabrizio Tincani, capogruppo Uniti per Sassuolo – la Margherita, che ha dichiarato di trovarsi d’accordo con la richiesta legittima avanzata dal consigliere Menani, ha preso atto dei chiarimenti avvenuti anche a livello giuridico tra le parti chiamate in causa e degli sviluppi positivi del confronto avvenuto, pur non nascondendo dubbi e quesiti proprio nel merito tecnico delle differenze che chiariscono quando vi sia o meno un’attività acustica inquinante. Il suo voto è a favore.
Corrado Scalabrini, capogruppo Democrazia è Libertà – La Margherita ha puntualizzato come si sia giunti alla votazione grazie ai passaggi di rinvio e alla mediazione avvenuta tra le parti.
Una mediazione che si è basata secondo il Cpoagruppo di Democrazia è liberta e la Margherita sulla presa d’atto di una “situazione di fatto” e sull’avverbio “realisticamente”.
Luca Caselli, sottolineando, anche sulla base della propria esperienza professionale giuridica come il linguaggio tra le parti in causa e i rispettivi legali, pur nell’ipotesi di trovare un eventuale accordo, non escluda invece ancora la possibilità di una lite e di una cusa, Si è comunque dichiarato favorevole.
Raffaele Lettieri, capogruppo PD ha sottolineato l’importanza dei lavori svolti in sede di Commissione e di discussione consiliare avvenuta nel merito di una questione così rilevante.
Ha anche aggiunto di aver conoscenza, per esperienza professionale diretta, della delicatezza dei problemi derivanti dall’inquinamento acustico e per questo ha auspicato la massima sorveglianza possibile delle norme di legge da parte dell’Amministrazione Comunale a tutela dei lavoratori interessati e della cittadinanza in generale.
Al termine della discussione si è quindi proceduto alla votazione che ha dato il seguente esito:
Favorevoli: Benedetti M. e E. (UDC), Tincani (Uniti per Pattuzzi), Scalabrini (La Margherita), Santomauro, Caselli, Casolari (AN), Liberi, Severi (FI), Menani (Lega Nord): Cardone, Caserta (G. Misto). PD. Contrari Capuozzo (P. Comunista dei Lavoratori), Usai (Pdci con la Sinistra arcobaleno).

Sono poi stati illustrati (sempre dall’Assessore all’Urbanistica e Vicesindaco Ferruccio Giovanelli) altri due punti relativi a temi inerenti scelte territoriali: nel primo caso è stata chiesta l’approvazione, in base alle normative vigenti, del piano degli investimenti dell’azienda agricola Righi, con il seguente voto: Favorevoli: Usai (Pdci – Per la Sinistra Arcobaleno) Benedetti M. e E. (UDC), Tincani (Uniti per Pattuzzi), Scalabrini Uniti per Sassuolo (La Margherita), Santomauro, (AN -PDL), Liberi, Severi (FI PDL), Menani (Lega Nord): Cardone, Caserta (G. Misto). PD.
Astenuti: Capuozzo (P. Com.ta dei Lavoratori).
La presa d’atto relativa all’autorizzazione da concedere a Terna – gestore del servizio elettrico – per la modifica di un tracciato di elettrodotto – che verrà interrato all’interno della lottizzazione “Bellavista”, è stata votata all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale che ne ha inoltre deliberato anche l’immediata esecutività, sempre all’unanimità.
















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