Si è svolta ieri in Municipio una riunione, a cui hanno preso parte gli assessori alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini e alle Pari opportunità Gina Pedroni, il direttore generale del Comune Mauro Bonaretti e dirigenti del Comune, per fare il punto sulla vicenda dei trenta nomadi Rom sgomberati nei giorni scorsi dal rudere di via Gramsci.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che gli operatori dei servizi sociali del Comune di Reggio hanno fatto quanto di loro competenza ed è previsto dalle norme in vigore, proponendo soluzioni (in particolare a quei nuclei familiari con presenza di minori), che i cittadini Rom sono stati liberi o no di accettare, come prevede la legge.
I partecipanti all’incontro hanno convenuto sul fatto che situazioni di questo genere richiedano un salto di qualità nel raccordo fra gli attori istituzionali del territorio, che possa assicurare rispetto delle leggi, soluzione concreta delle emergenze e sostenibilità da parte della rete sociale.
Perciò, già dai prossimi giorni, forze dell’ordine e operatori sociali del pubblico-privato saranno coinvolti dal Comune in un Tavolo tecnico per la definizione di un Protocollo che stabilisca prassi da attivare, con adeguato coordinamento, per affrontare situazioni di particolare delicatezza o emergenza sociale e sanitaria, con presenza di minori e anziani.
