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‘Eracles’: operazione antimafia a Crotone, oltre 40 arresti

La Polizia di Stato di Crotone, investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Sezione Criminalità Organizzata di Catanzaro stanno eseguendo 41 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione mafiosa, omicidi, estorsioni, traffico di stupefacenti ed altri gravi reati. L’operazione costituisce la prima fase di intervento investigativo dopo i recenti omicidi riconducibili a contrasti sorti all’interno dei clan locali della ‘ndrangheta.

Sono state colpite le famiglie mafiose più influenti della città di Crotone e precisamente i clan Vrenna – Corigliano – Bonaventura, con la conseguente cattura dei loro più autorevoli esponenti. Le attività hanno consentito di delineare, infatti, le strutture e le strategie operative dei menzionati gruppi criminali, impegnati nel tentativo di penetrare il territorio crotonese, nonché di definire i rapporti organici tra i clan in argomento con il gruppo Megna di Papanice, capitanato da Luca Megna, ucciso nei giorni scorsi in un agguato.

Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi sono annoverati alcuni dei componenti del gruppo di fuoco del clan Russelli dopo che gli stessi si erano staccati dal gruppo Vrenna, andando a far parte dello schieramento mafioso dei Papaniciari (KR).

Le famiglie mafiose Vrenna – Corigliano – Bonaventura sono ritenute responsabili anche di numerose estorsioni, esercitate anche in forma violenta, nei confronti di imprenditori del settore edile, nonché di esercizi commerciali diversi. Le indagini hanno permesso di individuare, responsabilità di soggetti facenti parte dello stesso schieramento mafioso anche nella commissione di 2 omicidi (risalenti al 2000), determinati da dissidi sorti all’interno del menzionato cartello criminale. Nel corso delle indagini sono emerse altre responsabilità penali in relazione ad atti intimidatori posti in essere nei confronti di poliziotti della Questura di Crotone. Durante le indagini, sono stati individuati 3 arsenali a disposizione dei clan, con il conseguente sequestro di numerose armi da guerra ed esplosivo.

L’operazione ha interessato anche l’Emilia Romagna e il Lazio, luoghi di sostegno dei clan crotonesi colpiti dagli arresti, dove appartenenti ai clan si erano insediati tra Bologna e Reggio Emilia con il compito di approvvigionare il mercato della droga in quelle province.
















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