A distanza di un mese e mezzo dal rogo del punto vendita Despar di Sorbara e dopo la riapertura avvenuta il 20 marzo scorso, la proprietà ha rifiutato un accordo con il sindacato Filcams-Cgil per applicare gli istituti contrattuali atti a non far ricadere tutto il costo del periodo di mancata
attività sulle spalle dei lavoratori.
L’azienda ha prima rifiutato di ricorrere ai pur modesti ammortizzatori sociali, poi ha acconsentito ad una nostra proposta che riduceva il danno ai lavoratori, salvo ritirare la disponibilità, in forma plateale, al momento della sottoscrizione dell’accordo.
Già in occasione dell’incendio che aveva danneggiato il supermercato Despar di via Emilia a Modena, il comportamento dell’azienda si era caratterizzato per il disinteresse al destino dei lavoratori.
Per il Sindacato è inaccettabile che, anche in questa seconda occasione, il Gruppo Ceda Spa, titolare di Despar, dopo aver incassato la solidarietà dei cittadini di Sorbara e Bomporto e dei lavoratori, colga queste occasioni
per ridimensionare gli organici – non sono stati confermati alcuni tempi determinati – e per scaricare completamente l’onere sui lavoratori stessi i quali, se vorranno godere di ferie nel periodo estivo, saranno costretti ad una riduzione del salario, dal momento che gran parte del periodo di chiusura è stato equiparato a ferie.
La storica indisponibilità ad agire corrette relazioni sindacali di Despar è un fatto non nuovo, ma non per questo accettabile.
(Filcams-Cgil Modena – Area Nord)