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Criminalità organizzata a Modena: intervento di Ascom e Confesercenti

In tema di criminalità organizzata si parla di anticorpi e di mantenere alta la guardia – esordisce il Presidente Ascom Confcommercio Carlo Galassi – su un tema tanto importante, delicato e pericoloso per l’economia e la società è senz’altro questo il giusto atteggiamento da tenere e un deciso plauso deve essere tributato ai Carabinieri che hanno dimostrato una ammirevole capacità investigativa.

D’altra parte – prosegue Galassi – detto che la vigilanza va mantenuta alta, come Ascom Confcommercio invitiamo Istituzioni e Forze dell’Ordine alla verifica di come, da quando e quanto, già il potere mafioso si sia infiltrato nella nostra economia e nelle nostre imprese. Sarà un importantissimo controllo per verificare a quali livelli possano essere giunti i capitali mafiosi e se davvero il settore maggiormente interessato da questo sinistro fenomeno sia solo quello dell’edilizia.
L’inquinamento delle economie floride da parte della criminalità organizzata è un rischio non da oggi, e se il pericolo va scongiurato per gli eventi futuri e più appariscenti, è altrettanto, se non ancor più importante sapere cosa, questo inquinamento, abbia in effetti già prodotto o stia producendo sul territorio attraverso canali meno visibili.
Come Ascom Confcommercio – conclude il Presidente Ascom Carlo Galassi – invitiamo tutte le forze economiche e sociali ad assumere questo episodio come un invito a fare fronte comune e a intraprendere un’azione compatta di tutta la società, delle rappresentanze delle imprese, del sistema bancario, a fianco delle istituzioni e delle Forze dell’Ordine, per individuare le manifestazioni mafiose più subdole e pericolose.

I sei arresti di affiliati al clan dei Casalesi rappresentano sicuramente un grande risultato che premia la professionalità e la capacità investigativa dell’Arma dei Carabinieri alla quale Confesercenti Modena rivolge il proprio ringraziamento. La brillante operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia rappresenta però anche la conferma del fatto che è fondata la preoccupazione che Confesercenti, già negli anni passati, ha ampiamente espresso e rinnovato nei giorni scorsi a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Colonnello Rizzo.
I recenti arresti, infatti, testimoniano come la criminalità organizzata operi, da tempo, attivamente per insediarsi nel nostro territorio.
Innanzitutto nel settore edile, come da più parti sottolineato, si evidenzia la necessità di creare un nuovo quadro di regole relativamente all’intero sistema degli appalti. Non dobbiamo però dimenticare che possono esservi altre modalità e canali attraverso i quali la criminalità organizzata tenta di insediarsi nel nostro territorio: dal riciclaggio del denaro sporco, alle estorsioni, al narcotraffico. Ancora una volta riaffermiamo la convinzione che il nostro territorio, attraverso le sue istituzioni e il tessuto sociale ed economico che lo caratterizzano, è in grado di respingere questi tentativi che, se non combattuti in modo risoluto, avrebbero conseguenze devastanti.
Proprio l’operazione che ha portato all’arresto di sei esponenti del clan dei Casalesi impone una nuova capacità di coordinare l’azione di tutte le autorità preposte e di attivare una rete di monitoraggio, collaborazione e controllo che coinvolga anche il ricco tessuto associativo.

















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