E’ il nuovo punto di riferimento del Popolo della Libertà nella zona della Bassa. La nuova sede è stata inaugurata ieri sera a Castelnovo Sotto in via S.Andrea e a fare gli onori di casa l’imprenditore Brenno Speroni. Decine e decine gli elettori e i simpatizzanti che hanno partecipato alla serata dedicata alla presentazione dei candidati al Parlamento che sono entrati nel merito delle questioni politiche e dei programmi.
Ad aprire gli interventi il Responsabile dell’esecutivo provinciale Roberto Bedenghi che ha parlato della libertà come valore da difendere, ha invitato a non demonizzare l’avversario, giudicando una felice intuizione il Pdl per la governabilità stabile del paese. Ha chiesto infine ai candidati che nella loro opera di Governo rivolgano la massima attenzione alla tutela dell’infanzia e sul tema della burocrazia un invito a togliere i balzelli in un’opera di forte snellimento.
Secondo Elena Azzolini Coordinatrice cittadina giovani della Libertà “I giovani sono il futuro di questo partito e sono orientati e decisi al fare e non alle parole vuote e ai proclami. E in una realtà dominata dalla sinistra e dal sistema cooperativo- ha continuato- è difficile per un giovane ammettere di essere di centro destra, necessario allora partire dalle scuole e formare i giovani alla buona politica come noi stiamo già facendo con una serie di incontri dedicati alla formazione.
Leopoldo Barbieri Manodori partendo dagli elogi per la nuova sede del Pdl, ha espresso l’auspicio di avere una sede in ognuno dei 45 paesi della provincia per un partito che punta al 30% dei consensi a Reggio e al 40% a livello nazionale. “Il 13 e 14 Aprile saranno la date della “liberazione dell’Italia dai comunisti”- ha aggiunto- e dal loro sistema di intrecci affaristici tra gli enti locali e le cooperative, specialmente nella realtà reggiana dove il percorso per le forze di centro destra è ancora lungo ma non impossibile. Tra i primi obiettivi la legislazione fiscale sulle cooperative”.
Vanda Giampaoli ha parlato della formazione della nuova classe dirigente del Pdl che con queste elezioni inizia un lungo e proficuo cammino, “fondamentale- ha detto- lasciare ai cittadini la scelta, oggi impossibile, sulla scuola per i propri figli e dove curarsi. Sui temi strettamente economici ha richiamato l’esigenza di una maggiore attenzione al ceto medio e ai liberi professionisti troppo spesso non considerati dalla politica e che oggi sono fortemente penalizzati.
“La sinistra è ormai un gigante con i piedi d’argilla- ha tuonato Marco Eboli- e sedi come questa rappresentano la riscossa del Centro Destra che ha scelto di candidare in uguale misura uomini e donne veri”guerrieri della libertà” come li ha definiti. Ha rimarcato poi il ruolo sociale del Pdl chiarendo che la sinistra non può arrogarsi la difesa della fasce deboli ricordando che la prima misura del Governo Berlusconi fui proprio l’aumento delle pensioni.
Le conclusioni sono state affidate all’On. Emerenzio Barbieri che ha illustrato il perchè della sua scelta di lasciare l’Udc per confluire nel Pdl “Tra la fede a Casini e la fede agli elettori ho scelto questi ultimi, verso Berlusconi l’Udc aveva un grande debito di riconoscenza che non è stato mantenuto. La mia scelta è stata determinata dalla coerenza dei valori soprattutto cattolici, in cui ho sempre creduto. Il Pd si propone come il nuovo ma il suo Presidente è ancora Prodi che assieme a Veltroni è corresponsabile della situazione disastrosa in cui versa l’Italia”. Barbieri ha anche chiarito che sui temi dell’organizzazione sul territorio, l’abolizione delle province è uno dei punti centrali del programma del Pdl.
Durante la serata è intervenuto anche Bruno Rossi, segretario del Nuovo Partito Socialista di Reggio che in aperta polemica con Mauro del Bue, accusato di presentarsi come unico referente dei socialisti e che ha “sposato” la lista Boselli, ha cancellato ogni dubbio e ambiguità chiarendo che i socialisti reggiani si riconoscono invece nel progetto del Popolo della Libertà dove non è escluso che, a breve, confluiscano. Presente in sala anche Enrico Biserni della sezione reggiana della Democrazia Cristiana per le autonomie, partito a sua volta già confluito nel Popolo della Libertà.