Dedicare una riflessione «seria e misurata sulla drammatica stagione del terrorismo, per ricordarne le vittime e dissipare ogni ambiguità su vicende dolorose per il nostro Paese e per molte famiglie italiane». E’ quanto propone di fare il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, alla vigilia di due anniversari importanti – il 16 e il 19 marzo, rispettivamente la data del sequestro di Aldo Moro e l’uccisione di Marco Biagi – e dopo le polemiche sollevate dalla conferenza modenese di Oreste Scalzone, «cattivo profeta che, sconfitto dalla storia, vorrebbe riscriverne le pagine».
Il 9 maggio di quest’anno – ricorda Sabattini – ricorre il trentesimo anniversario dell’uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, e proprio quella data è stata scelta dal Parlamento italiano come Giornata della memoria dedicata alle vittime del terrorismo.
«E’ un’occasione importante per riflettere su quella drammatica stagione e per ricordare, insieme a Moro, le altre vittime del terrorismo: uomini dello Stato, magistrati, lavoratori, giornalisti, forze dell’ordine e dell’esercito, un lungo elenco di persone che hanno difeso con il sacrificio della propria vita le istituzioni democratiche».
Per questo motivo, aggiunge Sabattini, «ho proposto al presidente del Consiglio provinciale di celebrare la ricorrenza del 9 maggio con una seduta straordinaria dedicata all’anniversario dell’uccisione di Aldo Moro e alle vittime del terrorismo, e altrettanto farò con la Conferenza dei sindaci. Sarebbe un segnale importante se in tutti i Comuni modenesi ci fossero iniziative istituzionali su questo tema, rivolte anche ai giovani e al mondo della scuola e aperti possibilmente alla testimonianza di chi ha vissuto quella drammatica stagione. Sarebbe – conclude il presidente della Provincia – un modo serio per ripercorrere tutti insieme un capitolo tanto doloroso quando decisivo per la democrazia del nostro Paese».