domenica, 15 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAttualita'Mercati contadini: dalla Provincia di Modena regolamento tipo





Mercati contadini: dalla Provincia di Modena regolamento tipo

Sui mercati contadini la Provincia di Modena sta elaborando una proposta “tipo” di regolamento che già è stato oggetto di confronto con le categorie agricole e che, a breve, sarà sottoposta anche quelle del commercio. Lo annuncia Palma Costi, assessore agli Interventi economici della Provincia, ricordando che questi mercati, i cosiddetti “farmers market”, sono stati istituiti in Italia con il decreto del ministero delle Politiche agricole e forestali pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 27 dicembre 2007.


Spetta ai Comuni, comunque, di propria iniziativa o su richiesta dei produttori, autorizzare i mercati di vendita diretta dei prodotti agricoli. La Provincia sta lavorando da gennaio per coordinare gli enti locali affinché si dotino del regolamento previsto dal decreto per attivarli.
«Il primo obiettivo – spiega Palma Costi, assessore provinciale agli Interventi economici – è di offrire al consumatore un’opportunità di acquisto diretto dei prodotti di provenienza locale: oltre a un prezzo finale non gravato da costi di trasporto e di intermediazione, significa anche incentivare il consumo di prodotti freschi, legati alla produzione stagionale, e in definitiva con maggiori garanzie anche per la salute. Senza contare i benefici indiretti su salute e ambiente dovuti al minor inquinamento causato dal trasporto merci».
I mercati contadini rappresentano anche un’opportunità di crescita imprenditoriale per agricoltori e categorie del commercio. «Proporremo alle due categorie – aggiunge la Costi – la sperimentazione della filiera corta anche nei piccoli negozi, oltre che nella vendita diretta nei mercati, favorendone la competitività per qualità e prezzo. In particolare per territori penalizzati dal punto di vista dell’accessibilità, come quelli montani, dove già nel documento di indirizzi approvato dal Consiglio provinciale nel 2006 si prevede la diffusione della filiera corta, con il raccordo tra produttori agricoli e piccolo commercio, nell’ottica sia del contenimento dei prezzi che di valorizzazione delle tipicità locali, con un prevedibile effetto positivo sia sui consumatori che sullo sviluppo economico e imprenditoriale dei territori».
Il regolamento in corso di definizione, comunque, dovrà essere approvato dai singoli Comuni. Le prime sperimentazioni potrebbero essere realizzate già nei prossimi mesi grazie alla definizione di «regole semplici che offrano al consumatore garanzie di qualità e freschezza dei prodotti e trasparenza nella provenienza e nel prezzo».

















Ultime notizie