I vertiti di Hera Spa convocano i 6.200 dipendenti per discutere del piano industriale, della crescita del volume d’affari (stimata intorno ai 2,96 miliardi nel 2010) e della produzione dell’energia elettrica, dell’aumento della produttività e della raccolta differenziata.
Ma alle “primarie” si discuterà, con ogni probabilità, anche del futuro che vede l’ex municipalizzata emiliano-romagnola strizzare l’occhio sia alla multiutility di Torino e Genova (Iride), sia alla romana Acea. E’ quanto scrive La Repubblica nelle pagine bolognesi.
Il presidente Tomaso Tommasi di Vignano e l’amministratore delegato Maurizio Chiarini, secondo Repubblica Bologna, parleranno di tutto questo nei 15 incontri con i dipendenti che cominciano questa mattina e domani all’auditorium di Modena e, nelle prossime settimane, su tutto il resto del territorio coperto dall’azienda: da Ferrara alla Romagna fino a Bologna, dove i manager incontreranno i lavoratori il 13, il 18 e il 19 marzo.
Intanto è fissata per giovedì prossimo la riunione del Consiglio di amministrazione di Hera, mentre il patto di sindacato – al termine del quale si conosceranno le indicazioni che i soci pubblici daranno al Cda per le future aggregazioni – è convocato il 4 marzo.