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Mutui: la Provincia di Bologna attiva Osservatorio su tassi interesse

Rimuovere gli ostacoli operativi, supportare quanti, nonostante la rigoneziazione del mutuo,
vertano in uno stato di deficit di liquidità, interventire per rilevare mutuo o l’immobile in attesa che chi ha acquistato casa non abbia nuovamente raggiunto un equilibrio patrimoniale. Mira a questo l’intesa che è stata siglata oggi dalla Provincia di Bologna, dal Comune, da un importante numero di istituti bancari e associazioni dei consumatori e dal consiglio notarile di Bologna.

La decisione di dare vita a un Osservatorio sul fenomeno mutui nasce a partire da una
considerazione. Innanzitutto che in Italia la situazione, ha spiegato presentando il documento l’assessore provinciale al Bilancio Aleardo Benuzzi – è diversa da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti. “La situazione della provincia di Bologna – ha detto – è migliore rispetto al resto dell’Italia. L’indebitamento è fermo al 2%”.
Tuttavia, pur essendo questo un quadro “consolatorio”, secondo Benuzzi “non è sufficiente”. Ecco il perchè di un’intesa, che ha
l’obiettivo di rendere pienamente operativo quanto previsto dalla normativa nazionale”. In buona sostanza, si deve cercare di “individuare quegli strumenti locali in grado di creare valore
aggiunto, cioè in grado di supportare efficacemente chi è in momentanea difficolta’”.

“Tra il livello nazionale e quello locale – ha aggiunto – esistono cesure, passaggi che rendono difficile la piena applicabilità della legge”.
“Non possiamo lasciare che l’iniziativa sia
solamente del singolo o degli istituti bancari” ha aggiunto l’assessore ricordando, ad esempio, che alcuni cittadini più avveduti si sono mossi per proprio conto a chiedere alla banca la
rigoneziazione del mutuo, oppure che alcune banche hanno avviato motu proprio la rigoneziazione. Ma questo non toglie che anche chi è meno accorto e informato non vada aiutato e in questo senso muove l’intesa.
Insomma “il pubblico si muove per far diventare ufficiale – ha chiarito Benuzzi – quello che altrimenti verrebbe lasciato alla
singola iniziativa, perchè nessuno deve ‘restare indietro’ e peggiorare la propria qualità della vita”.
Questo il primo punto dell’intesa. Il secondo ambito di inziativa, invece, chiama in gioco il sistema del microcredito, laddove anche la rigoneziazione non dovesse risultare sufficiente.
Il terzo punto, infine, prevede una convenzione tra Acer e istituto bancario, laddove dovesse intervenire un pignoramento immobiliare. A
questo punto Acer puo’ intervenire o rilevando il mutuo, oppure rilevando l’immobile e facendo pagare all’inquilino un canone, fino a
che questi non sara’ nuovamente in grado, raggiunto un punto di equilibrio patrimoniale, di accollarsi nuovamente il mutuo della casa.

L’intesa raggiunta oggi è ovviamente di natura
programmatica. A brevissimo, infatti partira’ un tavolo con tutti gli attori coinvolti per chiarire tutti gli aspetti tecnici delle opportunità messe in campo. “Entro qualche settimana – ha assicurato
l’assessore – metteremo in campo gli strumenti”.

Altro elemento importante sara’ l’Osservatorio, dal momento che “non sappiamo ancora
quanto il problema sia diffuso, oltre il 2% riconosciuto e ufficiale di insolvenza”.
Bisogna cioè capire quante sono le famiglie che,
magari non ancora insolventi, tuttavia hanno difficoltà a pagare le rate.

Ma come può attivarsi il cittadino?

Può recarsi, è stato spiegato, presso glui uffici delle associazioni dei consumatori o
negli Urp locali, porre il problema che verra’ poi indirizzato la tavolo provinciale che prendera’ in considerazione caso per caso.
Coinvolto nel protocollo anche il Consiglio notarile di Bologna.
Maria Luisa Cenni ha in particolare chiarito che oggi la rinegoziazione del mutuo è del tutto gratuita. Per quanto riguarda la portabilità del mutuo, grazie alla Finanziaria 2008, è anch’essa
gratuita. Ciò che resta da pagare sono solo le spese notarili e la registrazione dell’atto (per un costo medio di 1000 euro).
















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