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Reggio Emilia: la Carta dei valori dell’integrazione

E’ stata presentata oggi per la prima volta in Emilia Romagna, proprio a Reggio Emilia, la Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione, importante documento elaborato da un apposito Comitato scientifico e approvato dal Governo che costituisce una fonte di chiarimento, per gli immigrati, dei loro diritti e dei loro doveri nella comunità di cui – temporaneamente o stabilmente – sono comunque entrati a far parte.


L’iniziativa si è svolta questa mattina nella Sala degli Specchi del Muncipale alla presenza del sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi, del prefetto di Reggio Bruno Pezzuto, della presidente della Provincia Sonia Masini, dell’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco, del sindaco di Reggio Graziano Delrio, dell’assessore alla Coesione e Sicurezza sociale del Comune di Reggio Franco Corradini. Molte le autorità presenti in sala ed anche i rappresentanti delle comunità di immigrati (circa 120 le nazionalità) presenti sul territorio.
La Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione è stata elaborata da un apposito comitato scientifico ed è stata approvata con decreto del Ministro dell’Interno il 23 aprile scorso. Ha lo scopo di essere fonte di chiarimento per gli immigrati, rispetto a quali sono i propri diritti e doveri, esplicitando e mettendo a fuoco i principi consacrati nella Costituzione della Repubblica italiana. Altre iniziative – in questo che è l’anno europeo del dialogo interculturale – saranno programmate in occasione della Festa della Repubblica, il prossimo 2 giugno.

L’assessore Marcello Stecco ha cominciato il proprio intervento rivolgendo un saluto ai presenti “reggiani e ‘nuovi reggiani’. Reggio Emilia sta attraversando un cambiamento epocale, di cui la dimensione demografica costituisce la parte più rilevante. E’ una realtà forte delle sue tradizioni di comunità civile e solidale ed è anche nel pieno di politiche attive di integrazione e cittadinanza ad opere di istituzioni, privato sociale, sistema di servizi e chiesa cattolica”. L’assessore Stecco ha sottolineato poi l’aspetto di reciprocità che caratterizza il fenomeno migratorio: “Gli immigrati hanno bisogno di Reggio e Reggio ha bisogno degli immigrati”. Per questo “il cammino che stiamo affrontando è all’insegna della conoscenza reciproca della cultura dei diritti e dei doveri, del dialogo interculturale a cui tra l’altro l’Europa dedica il 2008”. L’assessore Stecco ha però anche detto che “il 2008 è anche il 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione”. Infine l’assessore alla Solidarietà ha detto: “Nel cammino che insieme stiamo realizzando e nelle sfide culturali, sociali ed economiche che ci aspettano, se la Carta dei valori dell’integrazione e della cittadinanza rappresenta la bussola di orientamento, la nostra Costituzione, a cui la Carta si ispira fortemente, costituisce il faro che illumina e incoraggia la comunità nazionale e le comunità locali a bene operare”.

Ha poi preso la parola il prefetto di Reggio Bruno Pezzuto, spiegando che “la provincia costituisce il punto di approdo per molti immigrati, per le sue condizioni di vita, per le opportunità di lavoro e per la rete di servizi sociali che la caratterizza. La concentrazione del flusso migratorio in un arco di tempo relativamente breve ha determinato l’insorgere di alcune problematiche, molte delle quali sono state affrontate con politiche di accoglienza e solidarietà, ma molto altro resta ancora da fare”. Il prefetto ha continuato sottolineando che “la sfida principale è quella culturale e sociale. A questo proposito il governo ha cercato di assumere un orientamento che si potesse concretizzare in modo omogeneo sul territorio nazionale che è stato tradotto in questa Carta, che contiene diritti e doveri”. Il prefetto Pezzuto ha anche evidenziato che “questa Carta non viene imposta, ma viene offerta alle comunità locali come momento di approfondimento che per quello che riguarda la provincia di Reggio va ad aggiungersi ad un mosaico di altre iniziative rilevanti messe in campo dalle istituzioni”.

La presidente della Provincia Sonia Masini ha affermato che “la presentazione, proprio a Reggio per la prima volta in Emilia Romagna, offre uno spaccato ulteriore che conferma quanto la nostra realtà sia bella e ricca per la varietà sociale che la caratterizza, a fronte comunque di un sistema che resta coeso e che della coesione fa uno scopo prioritario”. La presidente Masini ha anche detto “il termine immigrato è riduttivo rispetto a quello che il fenomeno in sé implica. Ci sono culture diverse che si incontrano e qui ci sono uomini e donne pronti a costruire un mondo nuovo, ben consapevoli comunque delle tradizioni e dei valori di questa terra. Per questo la base per il confronto e l’integrazione deve essere data dal rispetto di diritti e doveri insieme, in modo imprescindibile”. La presidente ha poi detto che “per la nostra provincia è una sfida grande e appassionante, per noi che amministriamo è una grande responsabilità”. La presidente della Provincia ha anche sottolineato che “Reggio quando si occupa di una questione segna immediatamente un passaggio europeo” e a questo proposito ha anticipato che “proprio nella nostra provincia si terrà, nel mese di maggio, un seminario europeo sui diritti dal titolo ‘Dai servizi al sistema dei diritti. Non è uno slogan ma è quello che le nostre scuole dell’infanzia e l’intero sistema educativo ci ha insegnato”. La presidente si è infine soffermata sulla questione della legalità: “Non è un principio che può essere messo in discussione in alcun modo. Deve esserci legalità in tutte le formazioni sociali, dalla scuola al lavoro, dalla convivenza comune fin dentro le famiglie. Su questo non deve esserci ambiguità”.

Il sindaco di Reggio Graziano Delrio è intervenuto affermando che “la Carta dei valori che presentiamo oggi è un punto di partenza e non di arrivo. Occorre partire dal presupposto che le culture possono parlarsi, perché sono esse stesse frutto di contaminazioni e di continue sedimentazioni. E’ impensabile considerarle come il frutto di un confronto unicamente fra simili, piuttosto nascono sempre da uno scambio. E affinché vi siano le condizioni per uno scambio occorre che vi sia un sistema condiviso. Per noi questa sistema è dato dalla Carta costituzionale, che nei suoi principi fondamentali racchiude valori universali. Il sindaco Delrio ha sottolineato “l’importanza della Carta dei valori, che alla Costituzione si ispira, perché non possiamo limitarci all’obiettivo della tolleranza. Dobbiamo puntare a qualcosa di più e dare un sapore nuovo alla nostra comunità, smettendo innanzitutto di considerare lo straniero come ospite di passaggio. Per fare ciò serve uno sforzo comune”.

Il sottosegretario all’Interno Marcella Lucidi ha definito Reggio “una terra straordinaria, per la sua capacità di vivere e confrontarsi con il fenomeno altrettanto straordinario dell’immigrazione. E’ un fenomeno che sta cambiando la struttura delle nostre società. Cittadini e immigrati stessi ci chiedono di governare questo fenomeno e se non lo facciamo corriamo il rischio di subire dinamiche che si compiranno a prescindere da noi. Il sottosegretario Lucidi ha spiegato che “se prima la conoscenza e il riconoscimento delle differenze avveniva per mezzo dell’individuazione di confini, oggi queste differenze vivono all’interno di una stessa città. La politica ha il dovere di assumersi responsabilità pubbliche su questo fronte, affrontando la sfida non con un approccio difensivo e non con lo scopo di governare il disordine, ma di costruire un nuovo ordine”. Il sottosegretario Lucidi ha perciò detto che “la legge sull’immigrazione deve uscire dalle secche di un approccio emergenziale, che non è più adeguato a fronteggiare il fenomeno”. Entrando poi nel merito della Carta, il sottosegretario Lucidi ha evidenziato il suo ruolo di “bussola, che non va nel senso dell’assimilazionismo e nemmeno in quello del multiculturalismo, bensì è orientata verso la multiculturalità. L’integrazione deve essere concepita come un percorso a doppio legame e la Carta vuole essere in questo percorso la base sulla quale relazionarsi e dove trovare un riferimento per le proprie azioni”.

L’assessore alla Coesione e Sicurezza sociale del Comune di Reggio Franco Corradini ha sottolineato come “sia importante in città aprire un forte dialogo su queste tematiche e come, in questo senso, la Carta possa rappresenta un importante impulso”. Hanno infine preso la parola alcuni rappresentanti della associazioni di immigrati, che hanno ribadito come “la cittadinanza, soprattutto per i giovani che qui studiano e lavoro sia una priorità su cui riflettere, affinché a questi ragazzi siano davvero offerte pari opportunità”.

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