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Rifiuti: cresce la produzione, Emilia Romagna seconda con 677 chili pro capite

Continua a crescere la produzione nazionale di rifiuti urbani e, nel 2006, si attesta a 32,5 milioni di tonnellate con un aumento, rispetto al 2005, superiore al 2,7% (circa 860mila tonnellate). Lo evidenzia il decimo rapporto rifiuti Apat 2007.

Rispetto agli anni precedenti, l’aumento più consistente della produzione di rifiuti urbani è registrato nel nord Italia, con una produzione che aumenta del 3% circa, rispetto ai quasi 2,9 punti percentuali del sud e dell’1,8% del centro Italia.
Proprio il centro registra il maggior valore pro capite nella produzione dei rifiuti: ogni abitante in un anno produce in quest’area del territorio italiano 638 chili, mentre gli abitanti del sud ne producono 509 pro capite e quelli del nord 544. “In termini percentuali – spiega il rapporto – le regioni meridionali registrano incrementi più alti rispetto al resto d’Italia: circa il 3%, rispetto ad una crescita del 2,4% del nord e una stabilità del centro, a -0,2%”.

E’ la Toscana, con 700 chili pro capite, la regione che produce il maggior quantitativo di rifiuti, seguono Emilia Romagna (677), Umbria (661) e Lazio (611).

Chiudono la classifica la Basilicata (401 chili pro capite), il Molise (405), la Calabria (476), il Friuli Venezia Giulia (492) e il Trentino Alto Adige (495). Tra le regioni che registrano i maggiori incrementi pro capite tra il 2005 e il 2006, l’Apat ha rilevato la Puglia (+5,1), la Sicilia (+4,2) e la Basilicata (+4,1).
















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