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Illegalità e lavoro nero, seduta straordinaria in Provincia a Reggio

Seduta straordinaria stamattina nella sala del Consiglio provinciale delle Commissioni per l’emersione del lavoro sommerso e irregolare (Cles e Celi). All’incontro – presieduto dall’assessore al Lavoro Gianluca Ferrari e dal direttore della Dpl Giulio Bertoni – al quale erano presenti tutti i rappresentanti degli enti e organismi competenti, avrebbe dovuto partecipare anche il sottosegretario al Lavoro Rosa Rinaldi, in qualità di presidente della Cabina di Regia nazionale sull’emersione del lavoro nero e irregolare.

A causa dei problemi intervenuti a seguito della crisi di governo il Sottosegretario non ha potuto prendere parte alla seduta, che è stata comunque di grande interesse, poichè accanto ad una ricognizione complessiva delle problematiche emergenti ha posto all’attenzione dei presenti il tema non marginale del lavoro di assistenza domiciliare svolto dalle cosiddette badanti. Sul tema è intervenuta la Dirigente dell’Area Welfare della Provincia Angela Ficarelli che ha spiegato: “La Provincia, insieme ai Comuni e al terzo settore ha cominciato ad affrontare il problema dalla fine degli anni Novanta, e sempre con l’obiettivo di comprendere le ragioni profonde di questo fenomeno. C’è chi considera le badanti una soluzione a buon mercato, ma per la Provincia di Reggio non è così, noi vogliamo attribuire al lavoro di assistenza domiciliare una funzione sociale, incentivando quindi un mercato del lavoro che operi nella legalità, riflettendo su possibili sostegni economici alle famiglie e coerentemente con le indicazioni del Governo, costruendo un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. I servizi preposti sono chiamati a questo ed anche i Centri per l’impiego hanno un compito importante”.

Il direttore della Dpl Giulio Bertoni commentando i dati relativi alle ispezioni del gennaio 2008 ha messo l’accento su alcune criticità: “Nel primo mese di quest’anno la Dpl ha ispezionato 142 aziende comminando 356mila euro di ammende e recuperando 525mila euro di contributi: Le sanzioni sono triplicate e i contributi quintuplicati rispetto al primo mese del 2007. A Reggio – ha continuato – la somministrazione irregolare di lavoro è endemica. Abbiamo scoperto, addirittura, un artigiano con 40 dipendenti, che erano invece lavoratori somministrati. Ma anche le strutture socio-sanitarie, pubbliche e private, non sono da meno, con infermieri in nero e in un caso senza nemmeno il diploma”. Il direttore Bertoni ha affrontato anche la questione delle “cooperative spurie che pagano i lavoratori il 30 o 40% in meno, mentre alcune società interinali di interinale non hanno nulla”.

L’assessore al Lavoro Ferrari ha sottolineato le numerose iniziative che in tema di sicurezza e lavoro nero la Provincia ha messo in campo dal 2005 ad oggi, un “impegno lodevole – ha sottolineato il prefetto – sia per cogliere patologie specifiche sia perchè il fenomeno si può battere solo con la collaborazione di tutti”.

Anche Guido Mora (Cgil) ha rilevato che il tema della legalità è centrale, rimarcando che nonostante gli sforzi compiuti dalle istituzioni e dagli enti preposti la logica dell’illegalità e della concorrenza sleale è ancora assai presente nella società reggiana”.

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