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Fondo Sociale Europeo: insediato oggi il primo Comitato di Sorveglianza

Attenzione ai lavoratori anziani e alla qualità dell’occupazione femminile, sostegno alle persone nell’acquisizione di nuove competenze e ai processi di ristrutturazione del sistema produttivo: sono gli obiettivi del Programma Operativo Regionale 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea per primo in Italia.

Questa mattina si è insediato ufficialmente a Bologna il Comitato di Sorveglianza, l’organismo previsto dalle norme comunitarie con il compito di accertare la qualità e l’efficacia del POR, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Il Comitato di Sorveglianza è composto dalla Commissione dell’Unione Europea, dai Ministeri competenti in materia, dalle Province emiliano-romagnole, dalle Parti sociali regionali, dalla consigliera regionale di Parità, ed è presieduto dall’assessore regionale al Lavoro e formazione Paola Manzini.

All’incontro odierno, il primo della nuova programmazione, erano presenti Philippe Hatt, della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità della Commissione europea e capo unità per l’Italia del FSE, Silvana Amadori direttore generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Rosita Caputo dirigente del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, e Giuseppina Caldarola del dipartimento dello Sviluppo economico, dipartimento presente per la prima volta al Comitato di Sorveglianza in virtù delle nuove competenze di coordinamento e di regia che gli sono state attribuite.

Il Programma Operativo FSE 2007-2013 dell’Emilia-Romagna, che la Commissione europea ha approvato primo in Italia, ha una dotazione complessiva di 806 milioni e 490 mila euro, provenienti dal FSE e da risorse nazionali, con una riduzione di circa il 40% rispetto alla programmazione precedente 2000-2006. Due sono gli ambiti prioritari di intervento: il primo è rafforzare il livello quantitativo e qualitativo dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, con una particolare attenzione ai temi dell’alta formazione, della ricerca e del trasferimento e sviluppo dell’innovazione; il secondo ambito riguarda la promozione e l’accrescimento della qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro, limitando i rischi di precarietà e de-professionalizzazione e sviluppando politiche attive per rafforzare la qualificazione del lavoro e un sistema di servizi che favoriscano l’occupabilità delle persone e la domanda di personale qualificato da parte delle imprese.

“Abbiamo ricevuto l’apprezzamento della Commissione Europea e dei Ministeri presenti al Comitato – ha detto l’assessore Paola Manzini – Nel precedente periodo di programmazione abbiamo avuto un ottimo risultato in termine di efficienza ed efficacia, e le azioni previste nei prossimi sette anni incrociano i principali problemi del mercato del lavoro in Emilia-Romagna e puntano all’investimento nel capitale umano”.

Il Comitato di Sorveglianza ha approvato i criteri di selezione delle operazioni definiti per le diverse tipologie di azioni che potranno essere finanziate sulla base e in funzione delle diverse procedure di evidenza pubblica (appalti pubblici di servizio o avvisi per la selezione di progetti e soggetti attuatori). Quattro sono i criteri generali: finalizzazione dell’attività – intesa come coerenza con la programmazione regionale e con le esigenze del territorio – qualità progettuale, economicità dell’offerta, rispondenza dei progetti alle priorità indicate. La presentazione alla Commissione dei criteri di selezione già nella sede del Comitato di Sorveglianza del POR 2000 – 2006 del maggio scorso, ha permesso alla Regione e alle Province di dare avvio alle programmazione della Regione e delle Province anche nelle more della adozione del Programma Operativo.

Le azioni previste dal Programma si collocano nel quadro delle strategie di programmazione regionale unitaria dei Fondi strutturali, in coerenza con quanto previsto dal Quadro Strategico Nazionale, e concorrono al perseguimento degli obiettivi definiti nelle “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2007-2010” approvate dall’Assemblea Legislativa nel maggio 2007.

Valorizzare l’integrazione di politiche fondate sulla concertazione con le parti sociali ha reso necessario sviluppare e qualificare ulteriormente l’integrazione tra i diversi livelli istituzionali. E’ in questa nuova logica di governance che è stato sottoscritto tra la Regione e le nove Province un Accordo per il coordinamento del sistema formativo e per il lavoro: l’obiettivo è stato individuare il quadro delle risorse regionali, nazionali e comunitarie disponibili per l’attuazione delle politiche locali, e definirne l’attribuzione con obiettivi concordati e sulla base di target strategici regionali e comunitari. La traduzione degli obiettivi strategici regionali in priorità provinciali, individuando i contributi che ciascuna dimensione locale – con le proprie peculiarità – è chiamata a fornire per il conseguimento degli stessi, ha portato alla sottoscrizione nell’autunno di nove intese tra la Regione e ciascuna Provincia.

La programmazione 2007–2013 si connota per innovatività e, pur ponendosi necessariamente in discontinuità con il passato, si fonda sui risultati conseguiti e sulle competenze alte maturate dal sistema dell’istruzione, della formazione e del lavoro regionale nel periodo 2000–2006. Il calo delle risorse a disposizione del nuovo Programma ha reso necessario individuare priorità verso le quali concentrare gli interventi che complessivamente mirano ad innalzare le competenze dei lavoratori, per favorirne l’adattabilità, mantenere la piena occupazione, contrastare l’esclusione sociale per uno sviluppo coeso del territorio.

Dopo l’approvazione del Piano delle attività 2008 sono stati deliberati dalla Giunta Regionale i primi avvisi pubblici: un invito a presentare proposte di attività per l’adattabilità dei lavoratori e l’inclusione sociale delle fasce deboli (risorse disponibili 10 milioni e 200 mila euro, scadenza 6 febbraio, azione 2 scadenza 20 febbraio) e un avviso per consentire l’accesso individuale a percorsi di specializzazione a figure professionali occupate in ambito artistico (un milione e 200 mila euro, scadenza 13 febbraio 2008).

E’ stato inoltre approvato un avviso per l’individuazione di un Organismo Intermedio che, attraverso lo strumento della Sovvenzione Globale, darà attuazione alle azioni previste dall’Asse “Capitale umano” del Programma Operativo sui temi della ricerca e dell’innovazione (risorse per il primo triennio oltre 17 milioni di euro, scadenza 4 febbraio 2008).

Anche le Province hanno attivato nei mesi scorsi le procedure necessarie a rendere disponibili sui diversi territori un’offerta di servizi e opportunità di formazione per l’inserimento lavorativo di giovani e adulti, per la qualificazione dei lavoratori e delle imprese e per l’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati con uno stanziamento complessivo di 93 milioni di euro. Quasi 600 i progetti già approvati che vedranno coinvolte oltre 11 mila persone.
















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