“Come spesso accade, martedì scorso, in Consiglio Comunale, si discuteva di Braida; 4 erano le interrogazioni inerenti alla grave situazione che vive il quartiere ma, una in particolare, cercava di fare chiarezza sul tanto declamato “Progetto Braida”: nello specifico si richiedeva un rendiconto del lavoro svolto ma, soprattutto, si richiedeva un rendiconto dettagliato del denaro speso”.
“Considerando che, a fronte dei grandi investimenti largamente pubblicizzati, non si riscontra sul territorio alcun sensibile miglioramento (i dati recentemente diffusi dalla Polizia di Stato forniscono, se ce ne fosse bisogno, una ulteriore conferma) e considerando che, questo argomento, suscita in noi già da diverso tempo grande interesse, abbiamo deciso di presenziare.
In modo molto civile e composto (al contrario di diversi Consiglieri Comunali, membri della Giunta e del Presidente che, evidentemente devono aver confuso la sala del Consiglio con il bar sotto casa) abbiamo pazientemente atteso che si giungesse al punto 6 dell’Ordine del Giorno pubblicato sul sito del Comune (non ce lo siamo inventati noi!!!!) fino a quando è stato annunciato che, mancando alcuni dati, si sarebbe dato risposta all’interrogazione in questione, soltanto durante il prossimo Consiglio Comunale: a questo punto, è stato inevitabile abbandonare la sala.
Senza voler entrare nel merito dei dati mancanti che, adesso, attenderemo con ancora più impazienza, ci sembra quanto meno singolare che, il tempo intercorso dalla presentazione dell’interrogazione al momento in cui effettivamente ha avuto luogo il Consiglio Comunale, non sia stato sufficiente, all’Amministrazione, per reperire dati che, a onor del vero, dovrebbero già essere in suo possesso; ad ogni modo, quello che salta immediatamente agli occhi, è la assoluta mancanza di rispetto nei confronti dei tanti cittadini che, quella sera, avevano deciso di assistere alla seduta con la speranza di poter ottenere finalmente un po’ di chiarezza.
E’ stata questa l’ultima di una lunga serie di prese in giro che, sinceramente, i cittadini di Braida non meritavano, se non altro, per i modi estremamente composti con i quali, nonostante le tante provocazioni subite, hanno sempre manifestato le loro oggettive preoccupazioni.
Prendiamo atto che, l’atteggiamento corretto e civile fin qui tenuto, è stato probabilmente frainteso portando qualcuno a pensare di poter prolungare all’infinito l’agonia del nostro quartiere. Prendiamo atto che soltanto chi urla più forte è degno di essere ascoltato.
Prendiamo atto che è ora di cambiare i modi di manifestare il nostro legittimo dissenso.
Inutile dire che saremo presenti al prossimo Consiglio Comunale e, se necessario, a quello dopo e a quello dopo ancora: prima o poi qualcuno dovrà degnarsi di rispondere”.
(Comitato Quartiere di Braida)
