“Andare a Canossa” è un’espressione consolidata nel linguaggio comune per indicare il pentimento e da questo modo dire prende il titolo un’iniziativa dell’Istituto superiore di studi matildici e del Comune di Canossa, realizzata con il sostegno della Fondazione Manodori e la partecipazione della Provincia, che si svolgerà i prossimi sabato 26 e domenica 27 gennaio.
Nel corso delle due giornate è prevista una rievocazione storica, una conferenza sulla figura di Matilde con la possibilità di effettuare visite guidate nei luoghi matildici ed anche la presentazione della nuova Garzantina dedicata al Medioevo. Il programma dettagliato delle due giornate è stato illustrato questa mattina in Provincia, nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti il sindaco di Canossa Enzo Musi, il presidente dell’Istituto superiore di studi matildici (Issm) Gino Badini e la segretaria dell’Issm Angela Chiapponi.
“E’ ormai un’esperienza consilidata quella che vede nel mese di gennaio lo svolgersi di iniziative di carattere culturale, che sia affiancano allo storico corteo di settembre – ha spiegato il sindaco di Canossa Enzo Musi – Provincia e Comune hanno dimostrato in questi anni particolare attenzione alla figura di Matilde per la promozione territoriale. Lo dimostra anche la recente decisione di inserire nell’indicazione del futuro casello autostradale, anche la dicitura Terre di Canossa”.
Gino Badini ha sottolineato come “queste due giornate rappresentino l’occasione per Issm per fare un bilancio del lavoro svolto finora, ma anche per tracciare nuovi obiettivi futuri”. In particolare Badini ha anticipato che “verrà realizzata una mostra a Castel Sant’Angelo a Roma sulla figura di Matilde, assieme ad un convegno. Inoltre, un ulteriore proporisto dell’Istituto è quello di realizzare un ‘codice matildico’, che raccolga le pergamene storiche in modo da fornire alla comunità internazionale degli studiosi, materiale con caratteri di scientificità su cui poter lavorare”.
Il programma
Sabato 26 gennaio – il primo mese dell’anno è il mese del perdono – con una rievocazione in costume e con la conversazione di illustri storici si celebrerà nel castello di Canossa lo storico incontro del 1077 fra Gregorio VII ed Enrico IV, alla presenza di Matilde. La rievocazione con i figuaranti si svolgerà a partire dalle ore 15, nel Museo Nazionale della rocca canossana, il luogo esatto dove si incontrarono gli illustri personaggi medievali.
Più tardi, alle 16, nel vicino ristorante “La rupe”, con la partecipazione del sindaco di Canossa Enzo Musi, della presidente della Provincia Sonia Masini e della presidente della Comunità montana Nilde Montemerli, avrà inizio la manifestazione dedicata a “Matilde, grande feudataria”. Gino Badini, presidente Issm (Istituto di studi matildici), illustrerà brevemente le iniziative realizzate e il programma approvato, che prevede nel futuro una mostra a Roma in Castel Sant’Angelo, un convegno di studi storici su Matilde e l’origine dei Comuni, la pubblicazione del “codice matildico” e una manifestazione in costume nella capitale. Inoltre verrà illustrato e distribuito il nuovo fascicolo del Bollettino dell’Istituto con articoli, recensioni e studi.
Prenderà poi la parola il professor Glauco Cantarella dell’Università di Bologna, che presenterà la nuova “Garzantina” sul Medioevo, con numerosi riferimenti alla vicende canossane. La nuovissima Enciclopedia del Medioevo esplora in 8500 lemmi la civiltà medievale in tutti i suoi aspetti. Frutto di vari anni di lavoro da parte di un’equipe formata da giovani studiosi e specialisti di grande prestigio.
Dopo questa premessa, Graziella Sibra, del Politecnico di Milano, e Alberto Pedrazzini, dell’Università di Bologna, entreranno nel vivo del tema della “grande feudataria” illustrando un loro progetto già in fase avanzata di esecuzione, Sulle tracce di Matilde di Canossa: identificazione di un disegno territoriale.
Visite guidate
Sabato 26 alle ore 14 e domenica 27 alle ore 14 e 15 sarà possibile la visita guidata gratuita al Castello di Canossa – Museo Nazionale con il Gruppo Ctg “Matilde di Canossa” e la Società Reggiana di Archeologia.