Sarà il presidente del Senato, Franco Marini, a presentare domani, al centro culturale
‘Francesco Luigi Ferrari’ di Modena, il libro curato dallo storico Paolo Trionfini che contiene l’ultima intervista rilasciata da Ermanno Gorrieri, partigiano, sindacalista, cooperatore, parlamentare, ex ministro e cattolico democratico, scomparso tre anni fa.
L’appuntamento è in programma per le 16.30 a Palazzo Europa.
‘(Quasi) un’autobiografia. L’ultima intervista di Ermanno Gorrieri‘ è il titolo del volume che fa parte della collana ‘I Quaderni del Ferrari’, pubblicati del centro culturale modenese, e che
raccoglie alcune delle ultime memorie dell’ex ministro.
La storia ricostruita da Trionfini va dalla formazione di Gorrieri, in famiglia, all’università e all’interno dell’associazionismo, fino al suo
impegno di ‘partigiano bianco’ sulle montagne della Repubblica di Montefiorino. Pagine che ripercorrono anche le paure e le speranze del
dopoguerra fino agli incarichi a livello nazionale nella Dc, in Parlamento, nel ministero delle Politiche sul lavoro, nel sindacato della Cisl e nel mondo della cooperazione.
Nell’ultima parte della pubblicazione si arriva fino ai giorni nostri: Gorrieri descrive la fine della sua esperienza nella Dc e prefigura la necessità, ancora più reale dopo la caduta del muro di Berlino, di una politica di sinistra che vede assieme i cattolici riformisti e il riformismo di
sinistra.
“Il libro che presentiamo – ha spiegato il presidente del centro ‘Ferrari’ Gianpietro Cavazza – ci consente di scoprire l’esistenza di un metodo e di una spiritualita’ nell’agire di Gorrieri, utile per
quanti anche oggi intendono portare un proprio originale contributo alla costruzione della società e al suo cambiamento. L’accento sulle intenzioni, oltre che rilevanti sul piano culturale – ha aggiunto
Cavazza, commentando alcuni passaggi dell’intervista – non sono estranee al raggiungimento o meno degli obiettivi individuati pur non garantendo un risultato favorevole, come rileva lo stesso Gorrieri al termine dell’intervista, ma ugualmente in grado di dare un senso pieno
alla propria vita”.
