In accordo con la magistratura, come espressamente richiesto dai genitori, sono stati prelevati organi e tessuti alla ragazzina di tredici anni morta per le complicazioni sorte dopo un intervento chirurgico all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna per correggere una forma congenita di scoliosi.
I tessuti sono stati donati a pazienti pediatrici, al di sotto dei quindici anni. Il prelievo è stato limitato agli organi che non saranno interessati dall’autopsia disposta dal sostituto procuratore Silvia Marzocchi, titolare dell’inchiesta.
Sono due i medici indagati per il decesso della 13enne. In previsione della consulenza autoptica collegiale disposta dal pm per 2 gennaio, sono stati iscritti nel registro degli indagati il chirurgo che ha compiuto l’intervento e l’anestesista. L’accusa è omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto per consentire agli indagati di nominare propri consulenti tecnici in vista dell’accertamento medico legale.
