E’ statsiglato stamane, durante una conferenza stampa presso le Aule della Biblioteca della Casa Circondariale di Reggio Emilia, il protocollo d’intesa tra la Provincia di Reggio Emilia e l’Istituto penitenziario riguardante l’integrazione della biblioteca penitenziaria all’interno del sistema interbibliotecario provinciale.
Il progetto intende mettere a disposizione dei detenuti presso la struttura penitenziaria reggiana il servizio di prestito finora operante presso tutte le biblioteche comunali della provincia.
L’intento è, quindi, quello di estendere il servizio che fino ad oggi era accessibile ai cittadini reggiani anche alla casa circondariale, offrendo, così, l’opportunità ai detenuti di usufruire del patrimonio delle biblioteche comunali, dando a loro la possibilità di ricercare libri e documenti sul catalogo on line del sistema bibliotecario reggiano e di attivare il prestito dell’opera o del volume richiesto.
Si tratta di un unicum nella storia carceraria del nostro paese; in altre città esistono, infatti, tipologie diverse di prestito bibliotecario ad uso dei carcerati, ma nessuna di esse è concepita ed organizzata come quella che si svilupperà nella nostra città.
La grande novità a Reggio Emilia è costituita proprio dall’accesso diretto ed individuale che i detenuti interessati possono attuare verso il database pubblico messo a disposizione dal servizio bibliotecario. In questo modo la loro fruizione è parificata a quella di ogni libero cittadino della nostra provincia.
La Provincia di Reggio Emilia, a nome e per conto del Sistema Bibliotecario Provinciale, si dichiara così disponibile ad avviare la collaborazione con l’Istituto penitenziario di Reggio Emilia, per promuovere la crescita culturale e civile di tutta la comunità urbana ed extraurbana, curando il coordinamento dei servizi bibliotecari di qualsivoglia tipologia o titolarità presenti sul territorio.
Il Sistema Bibliotecario Reggiano è articolato in oltre 50 biblioteche, tra pubbliche e private, informatizzate ed in connessione tra loro, ed è quindi una struttura di notevoli dimensioni e che potrà offrire sicuramente interessanti opportunità di crescita e sviluppo culturale.
Il sistema informatico che verrà creato prevede l’installazione presso la casa circondariale dell’applicativo ZwebServer che consente la pubblicazione e la consultazione del catalogo. Attraverso forme di ricerca e liste si consentirà l’individuazione dell’opera nascondendone la localizzazione in modo che l’utente possa verificare l’esistenza dell’opera all’interno delle biblioteche comunali senza però conoscerne la precisa localizzazione. Una volta individuato il documento la richiesta verrà passata ad un operatore (autore – titolo) che con questi dati ripeterà la ricerca sull’OPAC (on line public catalog) del sistema bibliotecario.
L’OPAC consentirà di verificare se l’opera è o meno disponibile per il prestito e presso quale biblioteca. A questo punto verrà attivata la normale procedura di prestito interbibliotecario che prevede la richiesta in prestito del volume presso la biblioteca (posta elettronica) e la sua spedizione entro 7 giorni alla casa circondariale.
Il prestito verrà fatto dalla biblioteca comunale alla casa circondariale; sarà poi cura dell’operatore preposto al servizio bibliotecario compilare e mantenere un registro con l’indicazione del numero di inventario e il nominativo del detenuto che ha avuto il libro.
Una ulteriore opportunità sarà quella di installare presso la biblioteca della casa circondariale anche il programma per la gestione interna della biblioteca “Zeta”. In questo modo potrebbero essere tesserati i detenuti interessati ad usufruire del prestito interbibliotecario e registrati i prestiti interbibliotecari, in modo da avere un maggiore controllo delle scadenze e dei “solleciti”.
Partners dell’intero progetto sono: l’Assessorato alla cultura e al paesaggio della Provincia di Reggio Emilia, la Direzione della Casa Circondariale di Reggio Emilia e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Regione Emilia Romagna.