sabato, 27 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeLavoroDonnarumma (Edili Cisl E-R): 'Basta commentare i dati su morti nei cantieri'





Donnarumma (Edili Cisl E-R): ‘Basta commentare i dati su morti nei cantieri’

“Siamo stanchi di commentare i dati relativi alle morti nei cantieri edili”. Così Ciro Donnarumma, responsabile degli edili Cisl (Filca) dell’Emilia-Romagna, alla luce degli ultimi dati resi noti dall’Inail, per cui lo scorso anno, nei cantieri edili della regione, hanno perso la vita 29 lavoratori, due in più rispetto al 2005, mentre gli infortuni nel settore sono stati 12.860, di cui il 48% ha coinvolto extracomunitari.


Donnarumma contesta anche i dati Inail che esibiscono una diminuzione del fenomeno infortuni in generale, opponendo che “il lavoro irregolare scoperto in questi mesi, secondo dati Inps, rileva che nel 2007 su 1534 aziende ispezionate quelle irregolari sono risultate 1208, per cui, applicando su queste aziende irregolari una percentuale di probabili infortunio del 20%, i dati degli infortuni risultano in aumento”.

Altro dato preoccupante, i lavoratori edili autonomi. Sempre secondo dati Inps, su 565 imprese visitate dagli ispettori Inps, 209 sono risultate irregolari e nella maggior parte dei casi con lavoratori stranieri: Rumeni, Albanesi, Moldavi, Ucraini e Polacchi che stanno soppiantando i Maghrebini.

In Emilia-Romagna la polverizzazione del settore, circa 60 mila i lavoratori edili occupati in 20.000 imprese con mediamente 3 addetti ciascuna, per il responsabile regionale Filca “produce una frantumazione produttiva eccessiva, ritmi di lavoro troppo sostenuti, precarizzazione, a cui si aggiungono mancanza di formazione e prevenzione, per cui il problema sicurezza stenta a diventare un obiettivo condiviso e una scelta di cultura organizzativa”.

Pertanto, il sindacato edili della Cisl chiede alle associazioni datoriali, alle istituzioni ed agli organi di vigilanza di “fare il massimo sforzo per realizzare condizioni di totale sicurezza sul lavoro, attraverso un provvedimento per l’accesso alla professione, introducendo per esempio la patente a punti”.
Osserva Donnarumma: “Se per guidare occorre la patente e per ottenerla bisogna frequentare un corso (teorico e pratico) con scuola guida ed istruttore, conseguire l’abilitazione e questa patente è soggetta a sanzioni (sospesa, ritirata, ridotta di punti), lo stesso vogliamo accada per l’impresa edile”.

“Oggi –osserva ancora il sindacalista- per aprire un impresa edile è sufficiente andare alla Camera di commercio, riempire un modulo, pagare le quote di iscrizione e si è abilitati a fare qualsiasi costruzione. Non ha importanza se fino a ieri si è fatto il barbiere, il cuoco o il meccanico. Senza nessuna nozione di sicurezza si può assumere gente e costruire case, ponti, fognature”.

Da qui il sollecito, da parte del segretario Filca, alla Giunta regionale, affinché “metta in atto azioni legislative per inserire nei capitolati di appalto l’accesso alla professione per le imprese edili. Ci aspettiamo risposte concrete –conclude Donnarumma- da chi ha il dovere istituzionale e sociale di garantire il diritto a lavorare senza rischiare di morire”.
















Ultime notizie