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Congresso nazionale Legambiente: 17 emiliano-romagnoli nel Consiglio

“Riprogettare il territorio, la città e bloccare
il consumo del suolo: sono le tre priorità che
incidono sul cambiamento climatico, sulla
mobilità e la qualità della vita” indicate da Vittorio Cogliati Dezza, eletto ieri nuovo
Presidente Nazionale di Legambiente che con
Rossella Muroni, nuova Direttrice Generale e
Nunzio Cirino (il tesoriere eletto appena due
anni fa), forma il gruppo di vertice chiamato dal
Direttivo Nazionale a gestire l’associazione per
i prossimi 4 anni.

Sono 17 gli emiliano/romagnoli
che il congresso ha chiamato a far parte del
Consiglio Nazionale. Si tratta di Giacinto De
Renzi del Circolo di Ravenna, Paola Fagioli di
Legambiente Turismo, Massimo Becchi del Circolo
di Reggio Emilia, Sabina Piccinini del Circolo di
S. Cesario (MO), Barbara Semprini del Circolo di
Rimini, Nino Pizzimenti del Circolo di Bologna,
Francesco Dradi, Fabio Faccini e Carlotta
Bergonzani del Circolo di Parma, Laura Chiappa e
Giuseppe Castelnuovo del Circolo di Piacenza,
Claudio Corticelli del Circolo di Casalecchio
(BO), Yuri Rambelli del Circolo Emilia Romagna,
Roberto Rebecchi del Circolo Legambiente
Solidarietà. A questi si aggiungono Luigi
Rambelli, Presidente Regionale dell’Emilia
Romagna e Marzia Marchi Presidente del Circolo di Ferrara che sono entrati anche nel Comitato
Direttivo che rappresenta il massimo organismo
dirigente di Legambiente e Massimo Serafini,
originario dell’Emilia Romagna, autorevole esponente dell’associazione.

“E’ stato un bel congresso – ha commentato Luigi
Rambelli – Legambiente Emilia Romagna, una delle più forti strutture regionali dell’associazione,
con le proposte presentate all’assemblea, alle
commissioni e i numerosi interventi nel
dibattito, ha dato il proprio contributo alla
definizione delle scelte politiche decise
dall’assemblea. Anche noi, – ha sottolineato
Rambelli – come ha detto Rossella Muroni (la
nuova direttrice) nel suo intervento, vogliamo
una associazione autonoma e coraggiosa e per
questo abbiamo spinto, insieme ad altri, per il
rafforzamento del ruolo e del peso che i gruppi
dirigenti regionali sono in grado di esprimere a
livello nazionale, nel pieno e sostanziale
sostegno all’impegno assunto dal nuovo vertice dell’associazione”.
















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