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Metalmeccanici: martedì manifestazione davanti alla Ferrari

Ulteriori 8 ore di sciopero dei lavoratori metalmeccanici modenesi per arrivare a conquistare il contratto nazionale di lavoro entro la fine dell’anno. Lo sciopero proclamato da FIM FIOM UILM provinciali si svolge martedì 11 dicembre con una imponente manifestazione davanti ai cancelli della Ferrari Auto Spa di Maranello dove confluiranno i lavoratori in sciopero di tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Modena.


Dalle ore 4 del mattino tutti i cancelli d’ingresso della Ferrari saranno presidiati dai lavoratori. Alle ore 8.30 è previsto il concentramento in piazza Libertà a Maranello dei lavoratori da tutta la provincia e la sfilata del corteo nel tratto di via Giardini che arriva all’ingresso principale dell’azienda. Lì si terrà alle ore 9.30 il comizio di un dirigente della FIOM nazionale a nome di FIM FIOM UILM.
Il comizio dovrebbe terminare intorno alle ore 11 mentre i presidi davanti a tutti i cancelli dell’azienda continueranno per l’intera giornata. Oltre al nuovo sciopero di 8 ore, continua anche il blocco dello straordinario e della flessibilità, con presidi davanti alle principali aziende modenesi che si sono svolti sia sabato scorso 1° dicembre e nuovamente sono previsti per sabato 15 dicembre.



Lo sciopero provinciale di 8 ore di martedì 11 dicembre è stato deciso dai sindacati modenesi nell’ambito delle nuove iniziative proclamate da FIM FIOM UILM nazionali da effettuarsi entro le prime tre settimane di dicembre, a sostegno della difficile vertenza per il rinnovo del contratto che ha già visto effettuate 20 ore di sciopero tra ottobre e novembre.

Dopo l’ultimo incontro plenario del 21 novembre, FIM FIOM UILM pur avendo ritenuto interessanti le dichiarazioni di principio di Federmeccanica di non avere veti politici o pregiudiziali sulla piattaforma, riconfermano
però che le distanze sui punti fondamentali rimangono ancora troppo lontane.



In particolare, su mercato del lavoro e lotta alla precarietà Federmeccanica continua a non assumere impegni precisi né per i percorsi di stabilizzazione dei contratti a termine, né per una percentuale massima di utilizzo di queste tipologie di contratti.

Federmeccanica si oppone alla revisione dell’inquadramento unico con un sistema a fasce, pur ammettendo che l’attuale è inadeguato (risale agli anni Settanta).
Sugli orari di lavoro, Federmeccanica pretende di passare dall’orario settimanale a quello medio, con più flessibilità e straordinari obbligatori, andando ad un aumento dell’orario di fatto senza
contrattazione con le RSU.



Anche sul salario le distanze sono enormi rispetto alla piattaforma dove le richieste sono di 117 euro (5° livello) a fronte di una controproposta di Federmeccanica di 100 euro, di cui però solo 66 euro di aumento sui minimi tabellari e i restanti 33 euro come aumento delle maggiorazioni sugli straordinari e sulle flessibilità.



Sono già stati calendarizzati nuovi incontri il 5 e 6 dicembre in commissioni ristrette e una riunione plenaria il 12 dicembre, dal cui esito i meccanici si attendono di poter avere entro l’anno il loro giusto contratto (ormai scaduto da 6 mesi).

















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