Rilancio del trasporto pubblico locale, Piano triennale dell’edilizia scolastica, qualificazione della viabilità provinciale, razionalizzazione delle sedi e delle funzioni. Sono le scelte strategiche indicate dalla giunta della Provincia di Modena per la proposta di Bilancio 2008, illustrata al Consiglio provinciale martedì 27 novembre dall’assessore Stefano Vaccari.
La manovra finanziaria, che sarà discussa e votata nella seduta consiliare del 20 dicembre, è complessivamente di 180 milioni di euro, con un Piano degli investimenti che prevede 70 milioni di euro di interventi nel 2008 (poco meno di 230 milioni nel triennio).
Nonostante il difficile quadro finanziario, che vede un’ulteriore riduzione delle risorse complessive a disposizione – spiega il presidente della Provincia, Emilio Sabattini – si riconfermano le scelte strategiche che hanno rappresentato il filo conduttore dell’operato di questa giunta: edilizia scolastica, infrastrutture, sostegno all’economia e all’innovazione, promozione del territorio. A queste priorità si aggiunge quest’anno un’ulteriore linea di intervento a supporto del trasporto pubblico locale, che si attuerà attraverso l’aumento del contributo di gestione all’Agenzia per la mobilità e la costituzione di un Fondo per finanziare investimenti infrastrutturali di sostegno alla mobilità». Al Fondo la Provincia contribuirà con un milione di euro per i prossimi tre anni.
«Puntare sul rafforzamento del trasporto pubblico – sottolinea Sabattini – significa non solo creare un’opportunità di sviluppo per Atcm, ma anche intervenire sulla sofferenza in campo ambientale, valorizzando la mobilità sostenibile».
Proprio per far fronte alle nuove esigenze, in particolare del trasporto pubblico, la proposta di Bilancio per il 2008 prevede una rimodulazione delle entrate, in calo nel 2007, attraverso il ritocco dell’aliquota Ipt, l’imposta sulle trascrizioni auto che passerà dal 20 al 30 per cento.
Al netto dell’aumento Ipt, il gettito delle entrate tributarie proprie rimane sostanzialmente invariato: 63 milioni di euro, +0,7 per cento rispetto al 2007. In calo i trasferimenti sia per quanto riguarda i fondi europei (4,3 milioni di euro in meno, con una riduzione del 12,5 per cento) sia le entrate dalla Regione per la gestione delle funzioni trasferite, con una riduzione di 380 mila euro, pari al 6,6 per cento in meno.
Passando alla spesa, quella corrente – che ammonta a 85,4 milioni di euro – diminuisce di 3,1 milioni di euro (- 3,6 per centro) grazie al contenimento dei costi del personale (l’incremento del 2 per cento è collegato ai soli oneri contrattuali e alla prevista stabilizzazione dei precari) alla riduzione delle spese di gestione (-1,1 per cento) e al calo delle spese a destinazione vincolata. La spesa di sviluppo degli assessorati (complessivamente 9,1 milioni di euro) si riduce del 5,5 per cento con un risparmio di 533 mila euro, mentre la spesa per il rimborso dei prestiti è di 11,8 milioni (+ 7,3 per cento).
Si mantengono elevate nel triennio 2008-2010 le spese di investimento (230 milioni di euro), destinate a finanziare interventi infrastrutturali sulla rete viaria provinciale, per l’edilizia scolastica, l’ambiente, l’area economica e la promozione del territorio.
«E’ un bilancio rigoroso, che non rinuncia a investire sulle priorità del territorio pur in uno scenario finanziario non certo roseo – commenta l’assessore Stefano Vaccari – e per questo impegna tutti noi, amministratori e personale, a uno sforzo straordinario verso una profonda e ulteriore razionalizzazione dei servizi e delle risorse. Abbiamo impostato una manovra che, attraverso un’ulteriore qualificazione della spesa per investimenti e contenimento di quella corrente, crea i presupposti per il rispetto del patto di stabilità».
Da razionalizzazione risorse per gli investimenti
Razionalizzazione degli uffici periferici dell’amministrazione provinciale, a cominciare da quelli del settore Agricoltura. Ulteriore stretta sugli incarichi professionali e le consulenze attraverso un controllo centralizzato del personale. Razionalizzazione delle risorse interne e coordinamento con gli altri enti per evitare sovrapposizioni e doppioni per quanto riguarda osservatori, centri studi e di ricerca. Avvio di un percorso che abbia come obbiettivo la creazione di un centro unico per la formazione professionale.
Come ha spiegato l’assessore Stefano Vaccari illustrando al Consiglio provinciale la proposta di Bilancio 2008, «l’obbiettivo di contenimento della spesa per il personale e di gestione dovrà fare i conti con l’incremento dei costi generali e con le aumentate esigenze relativamente all’edilizia scolastica, al trasporto pubblico e alla tutela ambientale. La razionalizzazione delle sedi e degli uffici, già avviata con l’apertura della palazzina di viale delle Rimembranze e destinata a completarsi con il progetto di recupero dell’ex Caserma Fanti, va in questa direzione, così come il percorso di definizione delle funzioni strategiche e prioritarie sulle quali concentrare la nostra azione».
Più contributi per rilanciare l’uso dell’autobus
Un milione di euro per i prossimi tre anni per finanziare interventi infrastrutturali e l’aumento del contributo per le spese di gestione. Sono queste le azioni che la Provincia mette in campo a partire dal 2008 per favorire il rilancio del trasporto pubblico.
L’innalzamento del contributo di gestione – che verrà portato da 10 a 20 centesimi al chilometro in tre anni – comporterà per la Provincia un costo aggiuntivo di 160 mila euro, che porta la cifra complessiva a oltre 530 mila euro.
Per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali, la Provincia contribuirà con uno stanziamento di un milione di euro nel 2008 – e altrettanto nei due anni successivi – al Fondo provinciale che dovrà finanziare opere per complessivi 21 milioni e 730 mila euro. Gli atti strategici individuati sono l’aumento di confort e sicurezza con la realizzazione, per esempio, di corsie preferenziali sia nei centri urbani che sulle direttrici di avvicinamento ai comuni capoluogo, protette e controllate anche da sistemi automatici e telematici; interventi su brevi tratti e su alcune fermate; l’adeguamento dei nodi di interscambio nelle principali città e in particolare a Modena. Il programma degli interventi infrastrutturali punta da un lato a ottenere una maggiore velocità commerciale dei servizi di trasporto pubblico e quindi minori costi di gestione, e dall’altro ad aumentare l’utenza.
Gli interventi per la realizzazione di percorsi preferenziali interesseranno gli itinerari di accesso a Modena delle linee extraurbane provenienti da nord, con il potenziamento del parcheggio di interscambio del parco Ferrari, e da sud, con la riqualificazione di via Giardini; il tratto urbano di via Emilia est; il corridoio Mirandola-Modena “alternativa Canaletto”; il riassetto del nodo stazione ferroviaria di piazza Dante. Gli interventi di qualificazione dei nodi di intercambio riguardano invece a Modena la realizzazione di un nuovo centro di interscambio in via Gottardi e il potenziamento del parcheggio Porta nord di interscambio con la rete ferroviaria nazionale; a Castelfranco la sistemazione dell’area antistante la stazione ferroviaria; a Sassuolo la riorganizzazione del nodo di interscambio e la riconnessine pedonale delle reti ferroviarie Sassuolo-Modena e Sassuolo-Reggio Emilia.
L’Ipt sposta risorse dal ‘privato’ ai mezzi pubblici
Al netto dell’aumento Ipt, il gettito delle entrate tributarie proprie rimane sostanzialmente invariato rispetto alla previsione 2007, con una previsione di 63 milioni di euro (+0,7 per cento). Non tutte, però, hanno il medesimo andamento. La ripresa economica fa aumentare le entrate derivanti dall’addizionale sul consumo di energia elettrica, che porteranno nelle casse della Provincia 13,8 milioni di euro (+ 8,5 per cento, un milione di euro in più rispetto alla previsione 2007). Cala, invece, il gettito dell’imposta provinciale sull’Rc auto, con un introito complessivo di 28,8 milioni di euro (724 mila euro in meno, pari al –2,5 per cento). Ammontano a poco meno di 4 milioni di euro, infine, le entrate derivanti dall’imposta per la tutela dell’ambiente, con un incremento di 245 mila euro (+ 6,6 per cento).
Per quanto riguarda l’imposta di trascrizione sulle immatricolazioni delle automobili, la Giunta provinciale ha deciso di adeguare l’aliquota a partire dal 2008, portandola dal 20 al 30 per cento, e allineandosi così alle altre province emiliano-romagnole, alcune delle quali avevano colto già l’anno scorso la possibilità offerta dalla Finanziaria (le altre stanno deliberando in questi giorni). Il ritocco dell’aliquota porterà entrate aggiuntive per un milione e 200 mila euro, destinate esclusivamente al trasporto pubblico locale.
Per le auto di nuova immatricolazione, la nuova aliquota comporterà un aumento di 15,08 euro, passando da 180,97 a 196,05 euro. Per il passaggio di proprietà delle auto usate, l’entità dell’aumento varia in base alla potenza, da un minimo di 15,08 (per i mezzi fino a 53 kw) fino a un massimo di 35,12 euro (oltre i 100 kw).
Scuole, strade, economia ed ambiente
Al netto dell’aumento Ipt, il gettito delle entrate tributarie proprie rimane sostanzialmente invariato rispetto alla previsione 2007, con una previsione di 63 milioni di euro (+0,7 per cento).
Non tutte, però, hanno il medesimo andamento. La ripresa economica fa aumentare le entrate derivanti dall’addizionale sul consumo di energia elettrica, che porteranno nelle casse della Provincia 13,8 milioni di euro (+ 8,5 per cento, un milione di euro in più rispetto alla previsione 2007). Cala, invece, il gettito dell’imposta provinciale sull’Rc auto, con un introito complessivo di 28,8 milioni di euro (724 mila euro in meno, pari al –2,5 per cento). Ammontano a poco meno di 4 milioni di euro, infine, le entrate derivanti dall’imposta per la tutela dell’ambiente, con un incremento di 245 mila euro (+ 6,6 per cento).
Per quanto riguarda l’imposta di trascrizione sulle immatricolazioni delle automobili, la Giunta provinciale ha deciso di adeguare l’aliquota a partire dal 2008, portandola dal 20 al 30 per cento, e allineandosi così alle altre province emiliano-romagnole, alcune delle quali avevano colto già l’anno scorso la possibilità offerta dalla Finanziaria (le altre stanno deliberando in questi giorni). Il ritocco dell’aliquota porterà entrate aggiuntive per un milione e 200 mila euro, destinate esclusivamente al trasporto pubblico locale.
Per le auto di nuova immatricolazione, la nuova aliquota comporterà un aumento di 15,08 euro, passando da 180,97 a 196,05 euro. Per il passaggio di proprietà delle auto usate, l’entità dell’aumento varia in base alla potenza, da un minimo di 15,08 (per i mezzi fino a 53 kw) fino a un massimo di 35,12 euro (oltre i 100 kw).