“La Giunta del Comune di Modena non ha vissuto nessuna crisi. Quello che si è verificato è stato il venire meno del rapporto fiduciario tra due assessori e i partiti che li avevano espressi”. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha risposto in Consiglio comunale all’interpellanza presentata da Andrea Leoni di Forza Italia, “per sapere quali azioni il Sindaco intenda porre in essere a fronte della crisi che ha investito la sua Giunta”.
“Avvalendomi delle mie prerogative”, ha continuato il Sindaco, “ho ritenuto opportuno confermare l’incarico dell’assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli, perché la sfiducia del suo partito non era legata al suo ruolo amministrativo. L’episodio che ha coinvolto l’assessore alle Politiche giovanili Elisa Romagnoli è stato simile, seppure con un esito molto diverso. Nemmeno a lei ho fatto mancare la mia fiducia, ma è stata lei a scegliere di dimettersi. Ho deciso di trattenere per me le sue deleghe per valutare come stanno andando le cose, per poi vedere come distribuirle tra gli altri assessori”.
L’interpellanza presentata da Leoni faceva riferimento alle dimissioni dell’assessore Romagnoli “a seguito della sfiducia del partito della Rifondazione comunista” e alla sfiducia espressa “dal Partito dei Comunisti italiani nei confronti dell’assessore Monticelli”, prendendo così atto “della crisi della Giunta comunale di Modena”.
Nel dibattito è intervenuto per primo Davide Torrini, Udc, secondo il quale “stando al significato politico questa si chiama crisi di giunta”. Rivolgendosi al Sindaco, Torrini ha osservato: “2 assessori su 3 della sinistra radicale hanno perso la fiducia dei loro partiti. È meglio non entrare nel merito delle reazioni e delle diverse scelte personali, anche se si potrebbe dire tanto su chi rimane e chi invece se ne va. Quale è il dato politico? Forse i gruppi della sinistra radicale volevano farle sapere che con una minore esposizione in giunta si sentiranno liberi di votare contro a diversi provvedimenti molto discussi? O forse stanno abbassando un po’ la cresta per paura di esser cacciati nel 2009?”
Secondo Andrea Leoni, “il Sindaco ha eluso la risposta. Una parte dei partiti che lo sostengono ha parlato nei giorni scorsi di un obbligo morale di riequilibrare la Giunta. Se questa è la scelta del Sindaco, il centro destra saprà regolarsi. Questa porta in faccia a Sinistra democratica è una scelta politica di una certa rilevanza, che certo non si può far passare come una scelta tecnico operativa”.
Il Sindaco ha replicato a Leoni che “questa coalizione è fuori discussione, come dissi al seminario di maggioranza della scorsa estate e come ho ribadito pochi giorni fa nella mia relazione annuale. Il problema si porrebbe se i due assessori avessero avuto un problema con la maggioranza, mentre invece il problema invece è stato il loro rapporto personale con i partiti di riferimento. Certo, il modo in cui i partiti della sinistra si sono integrati nelle giunte di alcuni centri della provincia di Modena deve fare riflettere e può preoccupare, ma per dire se e come questo si proietterà sulle scelte future servirebbe la sfera di cristallo”.
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