La Fisac/Cgil Banca d’Italia di Modena ha chiesto al Sindaco e al Presidente della Provincia un incontro per discutere le ricadute sui cittadini della nostra provincia, derivanti dalla decisione della Banca d’Italia di chiudere la locale filiale.
“La delibera del Consiglio Superiore della Banca del 28 settembre afferma che l’Istituto di emissione ha operato tenendo conto delle necessità locali e gradiremmo sapere se tale opinione è condivisa dai nostri amministratori.
La scrivente segreteria, oltre che rappresentare il punto di vista fortemente negativo della Cgil rispetto alla delibera unilaterale assunta,
intende:
– illustrare le proposte avanzate dal sindacato per modernizzare la banca;
– evidenziare che l’efficace assunzione di nuovi compiti per la difesa dei cittadini, previsti dalla legge sul risparmio per Bankitalia, è possibile
solo con la permanenza sul territorio;
– rappresentare i danni che la comunità, della nostra città e dell’intera provincia, subirà con la chiusura di un servizio pubblico, ancora oggi
considerato essenziale.
A mero titolo esemplificativo, oggi l’Istituto offre alla collettività, gratuitamente, servizi che domani non lo saranno più o perché forniti da banche/poste o perché sarà necessario recarsi in
altri capoluoghi per ottenerli.
Indiamo inoltre comprendere se le istituzioni locali, fino ad oggi del tutto indifferenti rispetto a ciò che sta accadendo, siano state coinvolte
dalla banca nella definizione del piano e quindi condividano la responsabilità della decisione assunta”.
Eugenia Panicara, Fisac/Cgil Banca Centrale Modena