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Il cordoglio di Errani e Prodi per la morte del bimbo rom

“Sono profondamente colpito, è una tragedia che addolora un’intera comunità”. Così il presidente della Regione, Vasco Errani, ha voluto rivolgere un primo cordoglio alle vittime, mentre proseguono gli accertamenti per definire i contorni dell’episodio in cui ha perso la vita un bimbo di quattro anni alla periferia di Bologna, con gli altri componenti della famiglia ricoverati in seguito a un incendio.

”Sono profondamente addolorato per quanto accaduto a Bologna”. Il presidente del Consiglio Romano Prodi, dopo aver appreso dell’incendio costato la vita a un bambino di quattro anni, si dice ”vicino alla famiglia rumena in un momento di cosi’ grande sofferenza” ed esprime ”viva speranza” per gli altri piccoli ricoverati ora al Centro grandi ustionati di Parma.
”Episodi come questo devono farci riflettere sulle precarie condizioni in cui si trovano a vivere persone che vivono e lavorano nel nostro Paese”, ha concluso Prodi.

Appresa la notizia della tragedia di via Triumvirato, anche la presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti è dapprima intervenuta questa mattina alla Conferenza
metropolitana dei sindaci riunita a palazzo Malvezzi per proporre un minuto di silenzio, quindi ha voluto esprimere il personale cordoglio per questo ennesimo dramma della povertà che – ha detto – “mi ha profondamente colpita
e addolorata. Questi episodi – ha aggiunto – devono farci riflettere sulle condizioni inaccettabili in cui si trovano a vivere persone immigrate nel nostro paese per poter trovare lavoro e sostenere le proprie famiglie”.

Il Gruppo Consiliare Provinciale Bolognese del PRC esprime il proprio dolore per la morte orrenda del piccolo Florin ( 4 anni) e per il ferimento di altri due bambini di 6 e 8 anni, causati dall’incendio della baracca fatiscente nella quale vivevano con i genitori, nei pressi di Via del Triumvirato, a Bologna.
E’ l’ennesima tragedia che colpisce una famiglia rumena: riecheggiano ancora le grida belluine di chi, nelle scorse settimane, ha cercato di fare di un popolo intero – e , per estensione, di tutti gli stranieri in condizioni di difficoltà e di indigenza – capro espiatorio da sacrificare sull’altare della paura e dell’insicurezza che attanagliano il nostro Paese, nascondendo così le vere cause di una drammatica condizione sociale che caratterizza la vita di troppe persone – italiane e no – e che origina da una spietata precarietà delle condizioni di vita e di lavoro.
Nell’esprimere solidarietà a questi cittadini così duramente colpiti, nel fare – con emozione – ai bimbi feriti e ai loro genitori gli auguri di una rapida e completa guarigione, il Gruppo del PRC riflette su come i più deboli, i più indifesi, paghino prezzi intollerabili al “nostro” modello di civiltà: non basta più il cordoglio, soprattutto quando i fatti – e in una città come Bologna sono prassi diffusa – sono costituiti da sgomberi di baracche che risorgono in breve tempo, ricreando l’indegnità di una sopravvivenza degradata, degradante e senza scampo.

















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