Trentasei gatti e sette cani meticci, tutti privi di microchip, rinchiusi in ampie gabbie, sono stati trovati da agenti del Posto Integrato di Polizia in via Ponte di Ferro, nella zona a nord di Modena.
L’insolito zoo, in cui compare anche un cavallo, si trova in un’area golenale dove vive I.M., una signora 79enne nativa di Cavezzo, che ha dichiarato agli agenti di aver ospitato gli animali dopo averli trovati sulle strade cittadine.
Se si tratta di animali randagi o di animali che hanno un proprietario lo si potrà stabilire solo attraverso la pubblicazione delle foto scattate dalle forze di Polizia sul sito internet Animali persi e ritrovati.
Le indagini, condotte dagli agenti della Polizia di Stato e dalla Polizia municipale, dal Servizio veterinario della Usl, dall’Ufficio diritti degli animali e dal Canile comunale, sono iniziate lo scorso agosto quando una signora chiese l’intervento di una volante perché I.M. si rifiutava di restituirle il cane Husky che le aveva affidato temporaneamente.
La proprietaria del cane sporse querela e il personale della volante, grazie al microchip sottocutaneo, riuscì a riconsegnare l’animale alla legittima proprietaria. Ma l’intervento delle forze dell’ordine, che notarono una situazione di degrado ambientale notevole e la presenza di grossi ratti richiamati dal mangime animale, fece scattare un’ informativa all’autorità giudiziaria per verificare se era ipotizzabile l’accusa di maltrattamento e se cani e gatti avessero un proprietario. I controlli effettuati hanno stabilito che cani e gatti non sono maltrattati e le gabbie sono pulite.
I.M. ha però affermato che tutti gli animali che detiene sono stati raccolti sulla strada, anche se questo non significa che si tratti di randagi.
Il nucleo di Polizia edilizia della Polizia municipale sta inoltre svolgendo indagini per accertare se le costruzioni erette da I.M. nell’area demaniale sono regolari.
