Parto indolore, nomadi e esternalizzazione delle multe sono stati gli argomenti delle tre interrogazioni di cui si è trattato nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 8 novembre.
La prima, presentata da Daniela Depietri (Pd), richiedeva all’amministrazione comunale notizie sulle possibilità di accedere a questa procedura destinata alle partorienti all’ospedale cittadino, i costi della stessa e se esiste un progetto a livello provinciale che preveda una maggior offerta di questa prestazione che unisce tecniche avanzate di anestesia locale per il controllo e la gestione del dolore di chi partorisce. L’assessore alle Politiche sanitarie Cinzia Caruso ha risposto leggendo una nota firmata dal dottor Giuseppe Caroli e nella quale si riferiva di come le unità operative dell’ospedale di Carpi coinvolte nella gestione del parto in analgesia abbiano stilato uno specifico progetto che ha puntualmente definito sia le indicazioni cliniche che il percorso organizzativo per l’effettuazione di questa procedura. “Uno degli obiettivi è quello di creare le premesse utili alla realizzazione di un servizio gratuito e operativo sulle 24 ore, sono stati coinvolti sei medici specialisti in anestesia – ha spiegato Caruso – che hanno seguito uno stage formativo a Bologna e ripetute sono state le iniziative sul tema del parto indolore svolte dall’Ausl: nel 2006 al Ramazzini sono stati effettuati 25 parti in analgesia su 1605, nel 2007 (fino al 31 agosto) 17 su 837, in parte gratuiti e in parte in regime libero professionale: quest’ultimo ha un costo di 880 euro in complesso”.
Ancora l’assessore Caruso ha poi risposto ad un’interrogazione presentata dal consigliere della Lega nord Argio Alboresi e relativa ai costi sostenuti dal Comune per i campi nomadi, per i progetti connessi all’inserimento di questi in abitazioni e richiedente alcuni dati sul campo cittadino. Caruso ha ribadito che le spese dell’amministrazione per gli abitanti del campo di via Nuova Ponente sono ammontate nel 2006 a 41 mila euro (per il pagamento di acqua e luce), pari a 732 euro per abitante (56 di 17 gruppi familiari), che nel triennio 2003-2006 sono state 4 le famiglie allargate con 46 componenti che sono state aiutate a trovare altre sistemazioni grazie al prestito etico garantito dal Comune ed erogato da Mag 6 (con interessi per 35352 euro, e un’ipoteca volontaria di 6267 euro) mentre negli ultimi tre anni sono risultate residenti in alloggi comunali tre persone in tutto provenienti dal campo, un anziano e una mamma con bambina.
L’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese ha poi replicato infine ad una terza interrogazione, questa volta del capogruppo di Forza Italia Roberto Andreoli, che ha richiesto lumi sulla gara d’appalto per la esternalizzazione delle multe dell’Unione Terre d’argine. “Solo due aziende – ha chiesto Andreoli – hanno partecipato a questa gara su 15 interessate e una di queste è già fornitrice di servizi gestionali all’Unione? Che giudizio dà l’amministrazione a ciò? Chi ha vinto?”. D’Addese ha confermato che 12 sono state le ditte che hanno chiesto copia del capitolato di gara ma che solo 2 hanno effettivamente partecipato all’appalto, che Maggioli tributi è quella che ha fornito un progetto in grado di soddisfare le richieste dell’Unione e che questa non è fornitrice di servizi all’Unione ma del Comune di Novi di Modena “per cui l’Unione usufruirà dell’estensione della licenza d’uso per l’utilizzo del solo software relativo alle violazioni del Codice della strada lì utilizzato”. Andreoli ha sottolineato in sede di replica che sarebbe stato meglio che i concorrenti a questa gara fossero stati in maggior numero, per garantire più scelta all’amministrazione.