Enrico Aimi Consigliere Regionale nonché
Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale a Modena sulla “querelle” nata tra Procura, Comune e Provincia di Modena sul problema dei clandestini e della loro espulsione in ottemperanza alle recenti direttive del Consiglio dei Ministri.
“Pighi e Sabbatini scrivano il loro accorato appello per l’espulsione dei clandestini oltre che ai magistrati anche al Ministro degli Interni ed al
Presidente del Consiglio Romano Prodi non foss’altro per la stessa appartenenza politica. Si ricordino tuttavia di aggiungere nella missiva
che si può provare a contenere il fenomeno solo se, anziché perpetrare una politica lassista fatta di falsa accoglienza, si procede al pattugliamento
dei confini ed in particolar modo delle acque territoriali, utilizzando la nostra marina militare non come navi ospedale ma per evitare l’approdo
sulle coste italiane di migliaia di disperati tra i quali si annidano purtroppo criminali comuni e tagliagole. E ciò anche per ragioni di
carattere economico. D’altra parte per ogni immigrato che sbarca, se non vogliamo trasformarlo automaticamente in un delinquente, dovremmo fornire quella casa e quel lavoro che non ci sono oggi nemmeno per i cittadini
italiani. Fermare l’ondata migratoria a questo punto diventa un imperativo categorico. Affermare invece il contrario significa peccare di una grave responsabilità politica che oltre alle nostre generazioni pagheranno quelle dei nostri figli: i veri extracomunitari di domani”.