Vennero arrestati nella notte tra il 14 e il 15 ottobre a Bologna per aver tracciato scritte sui muri di Strada Maggiore, nel centro storico, e in altre zone vicine alle Due Torri. Il Tribunale del riesame, ha respinto le richieste di remissione in libertà degli avvocati difensori. Restano così in carcere i due anarchici.
Sono Fernandez Juan Antonio Sorroche, 30 anni, spagnolo e Miroslav Bogunovic, 37, croato, che all’indomani dell’arresto erano stati condannati per direttissima a 10 mesi e a loro carico era stato disposta anche la custodia in carcere.
Con loro – che hanno a carico precedenti, erano stati arrestati e condannati altri tre anarchici, che però subito dopo la sentenza vennero rimessi in libertà, poichè incensurati, ma con divieto di dimora a Bologna. La sentenza, come aveva chiesto il Pm Valter Giovannini, non aveva previsto la sospensione condizionale della pena.
”Quello del Tribunale del riesame è un segnale forte e chiaro in ordine al rispetto della legalità che passa anche attraverso la repressione di fenomeni come questi”, ha commentato Giovannini.
Il magistrato, al processo per direttissima, aveva sostenuto che si era trattato di una ”offesa alla città”, perchè erano stati imbrattati i muri di una via storica, e di un vero e proprio danneggiamento aggravato: alcune scritte erano state tracciate sotto il portico dei Servi, e la rimozione della vernice comporta un intervento su un luogo che è patrimonio storico della città.
A Bologna il sindaco Sergio Cofferati nel settembre scorso aveva lanciato una campagna contro i graffittari, sollecitando anche azioni repressive nei confronti di chi imbratta.