Domani, sabato 27 ottobre, Nicholas Negroponte, uno dei massimi esperti mondiali di informatica e sviluppo tecnologico, sarà a Reggio Emilia per parlare del valore dell’innovazione e dell’importanza di un approccio interdisciplinare per la nascita e l’elaborazione di nuove idee.
L’incontro offrirà alla nostra città – e in particolare agli universitari, alle istituzioni, alle imprese – una grande opportunità per confrontarsi con uno dei punti di vista più attenti, sul panorama internazionale, rispetto a evoluzione delle tecnologie e dei mercati. Negroponte, oltre a essere fondatore del Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, è infatti presidente della fondazione One Laptop per Child che, con lo slogan “un computer a 100 dollari”, promuove la diffusione dell’informatica e dell’accesso alle reti nei paesi più poveri.
L’incontro, promosso dal Comune di Reggio Emilia, dall’Università di Modena e Reggio e da Industriali di Reggio Emilia, in programma alle 17.30 nell’aula “Pietro Manodori” dell’università (viale Allegri 9), sarà aperto dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, insieme a Gian Carlo Pellacani, rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Gianni Borghi, presidente Industriali Reggio Emilia. Modererà Alessandro Ovi, direttore di Technology Review Italia, rivista del Mit per l’innovazione.
La presenza di Negroponte a Reggio Emilia sabato costituisce una sorta di “battesimo” benaugurale per il concorso internazionale “Inmentor” che il Comune di Reggio Emilia, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e il Gruppo Terziario Innovativo di Industriali Reggio Emilia hanno lanciato in questi giorni per sostenere progetti di impresa innovativi ideati da giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni, che dovranno essere sviluppati e insediati nella provincia di Reggio Emilia.
Nicholas Negroponte, nato a New York nel 1943, si è laureato a Boston, al Massachusetts Institute of Technology (Mit) dove, nel 1966, a ventitré anni, è diventato membro di Facoltà e ha cominciato la carriera di ricercatore, professore e conferenziere e dove, negli anni Ottanta ha fondato il Media Lab, uno dei centri di ricerca tecnologica più importanti del mondo.
Tra i suoi più importanti lavori vi sono gli studi sul Computer Aided Design (Cad) e la fondazione dell’ ‘Architecture Machine Group’, un gruppo di pensatori dedicato allo studio e allo sviluppo di nuove interfacce uomo-macchina. Ha lavorato anche alla Ibm sui progetti del primo personal computer e ad alcuni studi del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, grazie al quale poté essere tra i primi internauti dell’epoca, quando l’embrione della futura Internet era ancora un progetto militare. È inoltre fondatore di Wired, la celebre
rivista americana di tecnologia e attualità. Ha insegnato alle università di Yale, del Michigan e di Berkeley.
È autore di “Being Digital” (Essere digitali), il libro pubblicato nel 1995 e divenuto subito un best-seller tradotto in 25 lingue. Nel libro, Negroponte analizza l’importanza delle interfacce nel rapporto tra uomo e computer e profetizza che la tecnologia ci seguirà dovunque, con computer tascabili da centinaia di Mhz di potenza o sottoforma di antenna da indossare. La sua idea è che la tecnologia che non ‘lascerà in pace’ nemmeno i giocattoli o le nostre case: qui il tostapane parlerà col frigorifero per sapere se gli ingredienti della colazione sono disponibili o se sono da far ordinare al computer centrale al supermercato sotto casa. Questo è quanto si aspetta di vedere Negroponte, e molti altri ricercatori del MediaLab, per i prossimi decenni.
Attualmente Negroponte è impegnato in iniziative di riduzione del digital divide. Con il progetto ‘One Laptop per Child’ sta lavorando per la diffusione di computer portatili, tecnologicamente non costosi (intorno ai 100 dollari) e a basso consumo energetico nei paesi in via di sviluppo. Il lancio dell’iniziativa è stato fatto l’8 gennaio 2005 a Davos (Svizzera), durante il World Economic Forum. In quella sede Negroponte ha affermato di avere già importanti partner commerciali pronti a fornire tecnologie, cervelli e fondi, per comparire nella lista dei finanziatori, tra cui Amd, Google, Motorola, Samsung e News Corp (facente parte del gruppo di Rupert Murdoch).