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Laboratori clandestini, Cgil chiede trasparenza

“La vicenda della scoperta dei laboratori cinesi clandestini a Castelfranco Emilia – si legge in una nota della Cgil di Modena – mette in evidenza la preoccupante situazione di lavoro sommerso e condizioni di sfruttamento dei lavoratori in sub appalto, purtroppo molto diffusi nel settore tessile-abbigliamento”.


“La FILTEA/CGIL di Modena esprime pieno appoggio e sostegno per l’intervento dei carabinieri e dell’Ispettorato del lavoro che ha permesso di stroncare questo traffico fatto di illegalità e sfruttamento, sino alle violazioni delle regole minime di igiene ambientale”.

“Purtroppo il settore tessile-abbigliamento calzature è investito pesantemente da questi fenomeni negativi che minacciano la sostenibilità di una filiera produttiva sana. Essendo le indagini ancora in corso, non è dato sapere se i grandi marchi (Burberry, Prada, Furla, ecc..) fossero a conoscenza che le ditte appaltatrici delle loro produzioni avessero a loro volta sub appaltato a laboratori cinesi, ne se siano vere e proprie produzioni contraffatte. Certo è inquietante che grandi firme non abbiano il controllo della loro filiera produttiva e non si siano posti il problema di verificare chi, cosa e come viene prodotto nella propria catena”.

“Da tempo il Sindacato porta avanti una battaglia difficile e complessa contro la contraffazione e il lavoro illegale perchè dietro a questi episodi si nascondono prodotti non sicuri, concorrenza sleale, criminalit, negazione dei diritti contrattuali ed umani dei lavoratori”.

“In questo senso la FILTEA/CGIL sollecita un confronto, sia a livello aziendale che territoriale, più costruttivo sulla responsabilità sociale e la condotta etica delle imprese, la tracciabilità e l’etichettatura trasparente del prodotto (dove viene lavorato, che cosa contiene, chi lo ha
lavorato) in modo che il committente renda la sua filiera trasparente”.

“Comincia anche dall’azione contrattuale, quella forma di prevenzione –
altrettanto necessaria dellazione repressiva da parte delle forze
dell’ordine – verso episodi di illegalità che sottraggono diritti e risorse alle aziende e ai cittadini onesti di questo Paese”.

Gianni Mazzoni, segretario FILTEA/CGIL Modena

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