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Ascom Confcommerico Modena sulla tassazione locale

Non ci siamo. O meglio ci siamo anche troppo, se parliamo di livello di tassazione locale: ottavi in Italia, secondi (dietro Bologna) in regione, totalizzando un bel +10,3%. Così si esprime Ascom Confcommercio, ricordando che si tratta di costi (ici, irpef, tarsu, addizionale sull’energia) che pesano sulle gestioni delle imprese e sui costi finali, nonostante ciò i dati statistici dicono che i prezzi al consumo non sono cresciuti.


Ciò significa che la paventata speculazione del sistema distributivo non c’è stata, anzi, è da segnalare il senso di responsabilità delle imprese che, a fronte di innegabili aumenti dei costi di gestione, hanno di fatto contenuto i prezzi al consumo, manifestando l’intenzione di un dialogo positivo con la propria clientela.
Il fatto che stupisce imprenditori e cittadini è che, andando a spulciare i bilanci comunali, si scopre che sono spuntati 4 milioni di euro di maggiori entrate. Aggiunti ai 7milioni ancora di maggiori entrate registrate a Luglio, il Comune ora dispone di qualcosa come 11 milioni di euro in più del previsto.

Ma non finisce qui: a Ottobre entrano i maggiori utili per le azioni in Hera e novembre è probabile che si registreranno, come sempre è avvenuto, altre entrate non previste.
Mettendo in relazione l’aumento record della tassazione locale col fatto che a febbraio la Giunta ha dichiarato di essere costretta ad aumentare le tasse, le rette, le tariffe, perché non sapeva come chiudere il bilancio, il quadretto si fa irritante per imprese e cittadini che, in quanto consumatori, devono fare i conti con la famosa quarta settimana.

Se pensiamo che l’addizionale Irpef ha tolto dalle tasche dei modenesi quasi 9 milioni di euro e che oggi il Comune ha soldi da parte, si deve concludere che non era proprio necessario imporre nuove tasse, come d’altra Ascom Confcommercio ha sempre e ripetutamente sostenuto.

Sarà bene a questo punto evitare di meravigliarsi se la gente ne ha “piene le tasche” di vedersele vuotare. A questo proposito si ritiene doveroso ricordare a tutte le Amministrazioni Comunali che stanno assumendo la gestione dei catasti, che questa nuova funzione non deve offrire lo spunto per rivalutazioni catastali a carico delle imprese, con lo scopo di ulteriori incrementi delle entrate.

Ascom Confcommercio conclude con l’invito alle Amministrazioni, in fase di preparazione dei bilanci, a tener conto delle difficoltà delle famiglie e a pensare seriamente al recupero di risorse attraverso la semplificazione amministrativa e i conseguienti minori costi delle macchine comunali.
















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