Alcune delle realtà più interessanti della scena contemporanea europea ed italiana parteciperanno al Festival ‘Vie’ in programma a Modena, Carpi e Vignola dal 12 al 20 ottobre.
La rassegna, promossa da Emilia Romagna Fondazione Teatro, propone in teatri e altri spazi un
ricco programma di debutti e prime.
Tra le presenze più interessanti, la compagnia belga Victoria, diretta dal regista londinese Tim Etchells, con lo spettacolo ‘That night follows day’, che attraverso 17 bambini descrive il ruolo dei genitori visto dai figli.
Per la prima volta in Italia il gruppo ‘Rimini Protokoll’, formato da tre registi berlinesi che si confrontano con il Capitale di Karl Marx. Il testo, arricchito dall’humour e dalle biografie degli interpreti, si allontana dalla sola pura teoria.
La coreografa Emanuelle Huynh porta a Modena un’altra prima nazionale, ‘Le grand dehors’, che la vede, anche nella veste di interprete, collaborare con il compositore Pierre Jodlowski in uno spettacolo corale sul tema della memoria. Ritorna al festival il regista lettone Alvis Hermanis, con ‘Sonja’, una storia di dolore e di voglia di vivere.
Il ricordo di Maria Callas sarà evocato dal tedesco Raimund Hoghe nello spettacolo ’36, Avenue Georges Mandel’, l’indirizzo parigino della diva.
La relazione tra danza e musica sarà esplorata da ‘Speaking dance’, nuova produzione di Jonathan Burrows e Matteo Fargion.
Tra gli italiani campeggiano Danio Manfredini, con l’ultima creazione ‘Il sacro segno dei mostri’, frutto del lavoro decennale in un ex ospedale psichiatrico; Romeo Castellucci, che firmerà un evento speciale per Vie; Virgilio Sieni e Sandro
Lombardi che insieme porteranno sulla scena le pasoliniane ‘Ceneri di Gramsci’. E poi ancora il Teatro delle Albe, con il progetto ‘Ubu Buur’, realizzato con un gruppo di adolescenti del
Senegal, mentre lo sguardo sulla coreografia prosegue con l’ultimo lavoro corale di Antonella Bertoni, che al festival presenterà anche il suo assolo ‘Try’.
Programma completo su Vie festival Modena.
