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Teatro Storchi e Teatro delle Passioni: stagione 2007/2008

Il programma di prosa del Teatro Storchi di Modena oggi si arricchisce di ulteriori appuntamenti fuori abbonamento che compongono una rete di festeggiamenti per i trent’anni di attività dell’ente.

Torna a Modena Alessandro Bergonzoni e dedica alla città il suo nuovo spettacolo che continua il percorso del comico grazie a intuizioni febbrili e a un immaginario dinamico e mobile che non solo lo definiscono come grande personaggio teatrale ma ne fanno, sicuramente, uno degli autori più tangenziali e affascinanti del panorama culturale italiano.

A fianco di questo artista familiare al pubblico modenese, altri due spettacoli rappresentano un omaggio che ERT offre alla città chiamando due artisti di spicco che da anni collaborano con la Fondazione: Pippo Delbono e Umberto Orsini.
Il Teatro Storchi ospiterà ‘Barboni’, spettacolo che, a dieci anni dal suo debutto, rappresenta un prezioso tassello all’interno del percorso artistico di Pippo Delbono. Il lavoro, presentato in una sola occasione a Modena nel 1997 al Teatro di S. Giovanni Bosco, nasce dall’incontro tra la compagnia e alcune persone conosciute durante la permanenza a Napoli per un laboratorio tenuto all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa.
Più fresco di debutto è ‘La Ballata del carcere di Reading’ nato dalla sinergia tra Pippo Delbono e due grandi artisti della scena teatrale e musicale italiana, come Umberto Orsini e Giovanna Marini, stretti attorno alla creazione di Urlo riflessione, sulle innumerevoli declinazioni del potere.

In occasione dell’apertura della campagna abbonamenti si vuole presentare anche la ricca programmazione del Teatro delle Passioni che con la sua navigazione a vista delle Passioni ha richiamato un pubblico disposto all’avventura, che non si assopisce nell’apprezzamento delle opere in scena, capace di difendere lo spazio dell’intuizione e creando lui stesso i mondi che ricerca nell’opera altrui.
Il Teatro rappresenta così un luogo, non solo fisico, che si estende ben oltre le proprie pareti, uno spazio allargato formato da tutti quelli che passano, sostano e lasciano tracce del loro passaggio. Le compagnie ospitate in questi anni hanno creduto nel progetto e sostenuto il pensiero portato in questi anni avanti con tenacia da Emilia Romagna Teatro.
Danio Manfredini, i Motus, Claudio Morganti, il Teatro delle Albe, Giorgio Barberio Corsetti, Cesare Lievi e il Teatro dell’elfo sono compagnie e artisti che negli anni hanno trovato nel Teatro delle Passioni un importante luogo di confronto e sosta, un prezioso incontro con il curioso pubblico modenese.
Quest’anno tornano a festeggiarlo alternandosi alle compagnie più giovani che si affacciano con tenacia sul panorama teatrale più contemporaneo: Stefano Massini, il Teatro Sotterraneo e il Balletto Civile di Michela Lucenti completeranno un panorama di festeggiamenti lungo un anno.
La programmazione del Teatro delle Passioni presenterà le ultime creazioni delle compagnie iniziando da ‘Il sacro segno dei mostri’ spettacolo capace di condurci con tenerezza e humor nel cuore dell’universo di Danio Manfredini, negli anni in cui condusse un atelier di pittura in un ricovero per malati psichiatrici.

I ‘Motus con X (ics)’ racconti crudeli della giovinezza sfidano i confini poco definiti dell’adolescenza costruendo uno spettacolo ibrido e poliedrico, stridente e asincrono come quella età.
Claudio Morganti torna a calcare le scene con un monologo senza artifici in cui la figura dell’attore e del personaggio si fondono a dimostrare la totale adesione della vita alla scena. Il Teatro delle Albe continua a indagare il ‘Male affrondando Sterminio’, testo di Werner Schwab che colpisce per attualità e violenza.
Allestito per la prima volta in Italia da un regista italiano, ‘La storia di Ronaldo pagliaccio di Mc Donald’s dell’autore argentino Rodrigo Gracìa, vede Giorgio Barberio Corsetti mettersi al servizio di un testo fortemente politico.

In quello che sembra l’anno italiano dedicato a Botho Strauss i suoi testi vengono messi in scena da due tra i massimi registi italiani: Cesare Lievi e Luca Ronconi. Lievi, ospite alle Passioni con ‘L’una e l’altra’, testo complicato e misterioso, traccia con abilità un match serrato tra due donne amiche e rivali, una pièce per attrici mature come Paola Mannoni e Ludovica Modugno.
Elio De Capitani torna dopo il successo di Angels in America al Teatro delle Passioni nel ruolo colto e vile del Professore di Letteratura del testo di Amèlie Nothomb ‘Libri da ardere’ questa volta sotto la direzione di Cristina Crippa.

Stefano Massini, giovane drammaturgo fiorentino, firma anche la regia del suo ‘L’odore assordante del bianco’, testo vincitore del premio Tondelli, che parla della follia degli ultimi anni di vita di Vincent Van Gogh.
I giovanissimi di Teatro Sotterraneo sperimentano in ‘Post-it’ ogni possibile fine: il consumo degli oggetti piuttosto che l’esaurirsi di un discorso, ironizzando sulla modalità usa e getta della contemporaneità, mentre il coro danzante del Balletto Civile torna a Modena con il nuovo ‘Battesimi dell’acqua’ e del coraggio liberamente ispirato a ‘Le Troiane’ di Euripide che completa la ricerca sui tragici greci.
















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