L’Amministrazione comunale a fronte dell’ordine della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Bologna di sospendere i lavori in corso in Strada Maggiore per la ripavimentazione temporanea della stessa, ha immediatamente attuato la disposizione e ha contemporaneamente richiesto la loro ripresa.
Ciò in ragione del fatto che l’intervento è stato determinato da esigenze urgenti di sicurezza e che in ogni caso è semplicemente l’avvio dell’attuazione del progetto definitivo di assetto di Strada Maggiore connesso alla messa in attività del Civis.
Tale progetto è stato presentato nella primavera del 2006 ed ha ottenuto “parere istruttorio di
massima favorevole” che la Sovrintendenza di Bologna ha inviato a quella regionale.
Inoltre in data 17-11-2006 è stato ottenuto parere favorevole, dalla stessa Sovrintendenza di Bologna, relativamente al progetto di manutenzione delle pavimentazioni storiche ricomprese nella cerchia del Mille.
Appare pertanto incomprensibile oltre che fuori tempo ragionevole l’ordinanza e il divieto in oggetto. È del tutto evidente il contrasto di
orientamento tra la Sovrintendenza provinciale e quella regionale e gli effetti potenziali delle loro contraddizioni e dei tempi della loro burocrazia.
Quello che non si comprende è per quale ragione ne dovrebbero sopportare i costi l’Amministrazione e i cittadini.
