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Istat: Modena e Bologna i comuni più eco-compatibili della regione

Cresce il tasso di motorizzazione del Paese, ne segue dunque la crescita dell’inquinamento. Ma in compenso consumiamo meno elettricità e gas e siamo diventati più bravi nella raccolta differenziata dei rifiuti. E’ l’Istat a fotografare lo stato di salute delle nostre città, nell’indagine sui dati ambientali di 111 comuni capoluogo di provincia.


Nel 2006 i 10 comuni più ‘eco-compatibiliti’ sono stati, nell’ordine, Trento, Venezia, Modena, Bologna, Bolzano, Livorno, Brindisi, Genova, Avellino e Aosta grazie alla loro attenzione verso tutte le tematiche esaminate e in particolare alla maggiore cura del rumore (Trento e Modena) e dei trasporti (Venezia).

Ai livelli più bassi della graduatoria si collocano invece, nell’ordine: Massa, Enna, Olbia, Frosinone, Imperia, Catania, Ragusa, Iglesias, Rimini e Vercelli. Rispetto al 2005 sono in netto miglioramento le posizioni di Sassari e di Tortolì in Sardegna, ma anche quelle di Bolzano e di Siena. Al contrario sono in forte peggioramento quelle di Imperia, Lucca e Parma.

Nel 2006, rileva l’Istat, il tasso di motorizzazione è aumentato dello 0,7% rispetto al 2005, il numero di motocicli per mille abitanti (+7,3%), la domanda di trasporto pubblico del 2,6% e la quantità di rifiuti urbani raccolti (+1,6%). Allo stasso tempo è però cresciuta la densità di verde urbano (+1,0%) e il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti (+7,1%). Nello stesso periodo, inoltre, si è assistito a una contrazione del consumo di energia elettrica per uso domestico e di gas metano sia per uso domestico sia per riscaldamento (rispettivamente del 6,2% e del 4,8%) mentre il consumo d’acqua per uso domestico resta pressoché stabile (+0,1%). Nei 73 comuni che effettuano il monitoraggio del PM10, le centraline di qualità dell’aria hanno segnalato mediamente un superamento dei limiti previsti per 67,2 giorni, con un incremento del 7,3% rispetto all’anno precedente.
In crescita le aree verdi: le variazioni più elevate, rispetto al 2005, si registrano a Bari (+14,5%), Milano (+4,0%), Bologna (+2,6%), Torino (+1,9%), Catania (+1,6%) e Venezia (+1,2%). La densità di verde urbano è superiore alla media in 9 dei 12 grandi comuni; le eccezioni sono rappresentate da Roma (3%), Venezia (1,8%) e Bari (1,1%). Verona, Palermo e Catania hanno, inoltre, nel 2006, una disponibilità di verde urbano per abitante superiore al dato medio calcolato sui comuni capoluogo di provincia (pari a 48,3 m2).
Aumenta la raccolta differenziata: Nel 2006 la percentuale di raccolta differenziata, pari al 23,7% nel complesso dei 111 capoluoghi di provincia, si attesta al 33,6% per i comuni del Nord, al 23% al Centro e al 10,1% per il Sud. Ma sul fronte di un incremento complessivo del 7,1% sono proprio i comuni del Sud che, cercando di raggiungere gli obiettivi imposti dalla normativa di legge, registrano un aumento del 21,7%. Nel 2006 sono 34 i comuni capoluogo di provincia ad aver raggiunto l’obiettivo del 35% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti (26 di questi sono del Nord, 5 del Centro e 3 del Sud).
Diminuiscono i consumi di gas e energia: a seguito delle temperature più miti registrate nel 2006 la riduzione rispetto all’anno precedente è stata del 4,8% raggiungendo il valore di 402.5 m3 per abitante. Il consumo pro capite di energia elettrica per uso domestico è invece diminuito del 6,2%, attestandosi sui 1.155,4 kWh per abitante. Genova è il comune che complessivamente risparmia di più (-8,5%). Anche a Bari e Catania i consumi energetici totali sono in diminuzione pur in presenza di aumenti del consumo di gas metano. Solo Torino mostra un incremento del consumo di energia elettrica (3,5%) associato comunque a una diminuzione di quello di gas (-5,6%).
Migliora la depurazione dell’acqua: sono 73 i comuni nei quali la percentuale di popolazione servita da impianti di depurazione è superiore o pari al 90% (erano 70 nel 2005, 54 nel 2000). Le città che hanno migliorato la copertura nell’ultimo anno sono Novara, Massa, Taranto e Crotone.
Cresce il numero di moto per abitante: per fronteggiare i grandi problemi legati al traffico urbano e alle sempre maggiori limitazioni inerenti la circolazione veicolare, nel 2006 il numero dei motocicli nei capoluoghi di provincia è di 115,6 per mille abitanti (+7,3% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda le grandi città, il maggior incremento nel numero di motocicli per mille abitanti si registra a Roma (+14,3%), Palermo (+9,8%), Catania (+8,9%) e Napoli (+7,9%).
Inquinamento atmosferico: alla fine del 2006 nei 73 comuni dove viene monitorato il PM10 con centraline di tipo fondo urbano , il numero medio di giornate di superamento del valore limite per la protezione della salute umana è stato pari a 67,2 (+7,3% rispetto all’anno precedente). Tale dato è storicamente decrescente man mano che ci si sposta dal Nord al Sud Italia. Al Nord i limiti sono stati superati mediamente in 88,6 giorni (+5,3% rispetto al 2005); al Centro in 64,5 giorni (+23,4%), al Sud in 27,9 (-7,3%).
















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