La sicurezza oggi è la prima preoccupazione dei cittadini. Anche dove i dati non sono preoccupanti c’è un’alta percezione di pericolo e insicurezza.
In questo campo non si può ne’ improvvisare ne’ lavorare solo per tamponare le emergenze.
Proprio in questa ottica giudico come un primo importante segnale d’interesse sul tema, di dialogo e scambio di informazioni ed esperienze il “Patto per Sassuolo sicura” firmato oggi dal Sindaco Pattuzzi e dal prefetto di Modena Ferorelli alla presenza del viceministro Minniti.
La logica per affrontare i problemi legati alla sicurezza deve essere quella della cooperazione tra lo Stato centrale e le amministrazioni locali, che – come nel caso di Sassuolo – lavorano quotidianamente per provare ad invertire la tendenza.
Spesso sicurezza viene associata ad immigrazione, soprattutto qui a Sassuolo, per cui è necessario sviluppare nei prossimi mesi – in linea col “patto” – politiche che favoriscano l’integrazione sociale, l’ accesso alla casa per evitare che lo scarso potere di spesa degli immigrati favorisca la nascita di ghetti nei quali spesso – è giusto ricordarlo – sono i nostri connazionali a sfruttare gli stranieri con affitti esorbitanti.
Lo scambio di dati che il comune e la prefettura si sono impegnati ad effettuare, e l’aumento del controllo del territorio attraverso una maggiore collaborazione fra il Corpo intercomunale di Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine,il potenziamento dei sistemi di video sorveglianza ed il relativo collegamento alle centrali operative di Carabinieri e Polizia di Stato, l’ aumento delle iniziative di monitoraggio e prevenzione sono alcuni passaggi del “patto” che mi hanno indotto a darne un giudizio positivo ed è un chiaro segnale (ovviamente ne dovranno seguire degli altri e soprattutto alle parole dovranno sostituirsi i fatti) che l’ Amministrazione comunale ed il Governo hanno inserito il tema della sicurezza tra le priorità.
Ciro Alessio Pecoraro – Segretario DS Sassuolo
